Oggi a Lentella si commemora il 61esimo anniversario di quello che e' passato alla storia come "L'eccidio di Lentella". Un fatto di sangue tra i piu' drammatici del dopoguerra in Abruzzo.
Due manifestanti, Nicola Mattia, 41 anni e Cosmo Mangiocco, 26 anni, vennero uccisi dai carabinieri durante un'iniziativa sindacale. Correva l'anno 1950, il Chietino era ancora una tra le zone piu' depresse d'Abruzzo e i lentellesi protestavano da settimane. Chiedevano pane e lavoro e una strada che potesse far uscire il loro comune dall'isolamento, collegando Lentella alla Valle del Trigno.
Di fronte ai ritardi del governo prese piede l'idea del cosiddetto sciopero a rovescia, il lavoro quale maniera piu' incisiva per manifestare il proprio dissenso. Erano loro, i cittadini, a tentare, pale e picconi alla mano, di completare la strada promessa e mai terminata dallo Stato. Alla fine di ogni giornata i cittadini tornavano in paese in corteo, i vessilli del Pci e le bandiere italiane venivano riposte, con gli attrezzi, nella Camera del Lavoro. Iniziativa guardata con sospetto dal governo Scelba, che tento' di contrastare il fenomeno.
Il 14 marzo, narrano le cronache dell'epoca, ci fu un primo lancio di lacrimogeni sulla folla, drammatico preludio alla tragedia: era il 21 marzo quando, ad attendere i "sedicenti disoccupati", come li defini' il freddo, successivo rapporto dei carabinieri al Ministero dell'Interno, davanti alla Camera del Lavoro, c'erano le forze dell'ordine, schierate davanti al municipio.
De Vita, un appuntato dell'Arma, perse il controllo e fece fuoco sugli inermi cittadini. Morirono Nicola Mattia, di 41 anni e Cosmo Mangiocco, di 26 anni, mentre altre dieci persone rimasero ferite, compresi alcuni passeggeri della corriera Celenza-Chieti.
Il giorno dopo, ai funerali delle vittime, Lentella fu blindata dalle forze dell'ordine, un insulto alla piccola comunita' ferita. Un episodio che fece scalpore in tutta Italia, con la Cgil che proclamo' uno sciopero nazionale di due giorni represso nel sangue ad Avezzano e a Parma.
Il sacrificio della vita quale riscatto dalla miseria, il sangue di Mattia e Mangiocco, infatti, non fu vano: arrivarono le prime, concrete concessioni governative.
Per ricordare quel luttuoso evento, ma anche per parlare di lavoro, sara' a Lentella l'ex ministro del Lavoro del governo Prodi, Cesare Damiano.
Il programma prevede alle 15,30 la deposizione di corone di fiori sulle tombe delle vittime al cimitero di Lentella e alle 17 un incontro pubblico in Piazza Garibaldi.
Ad accogliere Damiano ci saranno il sindaco di Lentella, Carlo Moro, il segretario provinciale di Chieti del Pd, Camillo Di Giuseppe e il capogruppo del Pd alla Provincia di Chieti, Camillo D'Amico. Interverra' nel dibattito anche Giampiera Bardeglinu, segretaria di circolo del Pd.