A Natale, donando una medicina, puoi aiutare un bambino in Venezuela.

Oggi ad Onna (AQ) alle ore 16.30, un evento di solidarietà.

18 Dicembre 2016   10:12  

 

Oggi ad Onna alle ore 16.30 si svolgerà un tradizionale Bazar Navideno, versione venezuelana del nostro mercatino di Natale.

Organizzato dalla sezione Aquilana dell'Associazione ALI por Venezuelana, nella persona di Yulitza Gamardo, patrocinato dalla fondazione Programa Ayuda Para Venezuela, rappresentata in Italia dal dr. Edoardo Leombruni.

L'evento ha l'obbiettivo di raccogliere fondi per l'invio di farmaci in questo martoriato paese, che sta vivendo una delle più grandi crisi umanitarie che la sua storia ricordi.

I fortunati visitatori, oltre a dare un contributo notevole alla nobile causa, avranno la possibilità di degustare o comprare specialità gastronomiche tradizionali che affondano le loro radici negli usi e costumi delle popolazioni indigene che abitavano questa "Tierra de gracias" così definita dal navigatore genovese (Cristoforo Colombo) che poggiò i suoi piedi per primo su questa generosissima terra.

Una ricchezza però malversata e letteralmente rubata dalle classi dirigenti che si sono succedute nel corso degli anni, sprofondando questo paese in una delle più gravi crisi umanitarie che la sua storia ricordi.

Oggi il Venezuela ha bisogno di tutto, ma l'emergenza più drammatica è quella risultante dalla totale assenza di farmaci e presidi sanitari che stanno contribuendo alla morte di bambini, anziani ed adulti che non riescono a curarsi nemmeno in caso di una reazione allergica.

Questa nazione che così generosamente accolse i nostri emigranti, nel primo dopoguerra, che loro malgrado lasciavano un paese distrutto e privo delle risorse necessarie per la loro vita, ha ora bisogno di aiuto.

I molti italo-venezuelani e tra essi i tanti abruzzesi, non sono certamente risparmiati da questa emergenza, sono tante infatti le storie di disperazione e necessità che raccogliamo dalla nostra postazione di cronisti attenti a fatti che vengono sorprendentemente ignorati dai grandi mezzi di comunicazione e dalla politica.

Onna oggi vuole provare ad invertire questa tendenza ad "olvidar" (dimanticare), infatti il paese epicentro del terremoto disastroso che ha coinvolto la nostra comunità nel 2009, ha voluto ospitare un'evento che diventerà il centro di una solidarietà di ritorno dove tutti potrenno apportare un aiuto per alleviare le sofferenze dei tanti.

"Hallaca, empanadas, arepas, ponche crema, ensalada de gallina" ed altre gustosissime specialità , preparate da mani esperte, profonde conoscitrici e protagoniste di usi e costumi culinari millenari, trasporteranno indietro nel tempo i palati dei fortunati visitatori che contibuiranno così, dopo vari secoli alla rivincità, almeno sotto il profilo gastronomico,  della straordinaria civiltà indigena che viveva quelle terre.

Gianfranco Di Giacomantonio -  L'Aquila 


 

 

 

 

 


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