Acqua, sindaci dissidenti fanno saltare l'aumento delle tariffe

18 Giugno 2010   10:14  

Slitta, almeno per ora, l'aumento delle tariffe dell'acqua.
L'assemblea dei sindaci dell'Ato, riunita ieri sera, non è riuscita ad approvare la proposta di incremento del 10% perché non ha raggiunto la maggioranza necessaria.
I voti favorevoli si sono fermati a 32, ne serviva appena uno in più per dare il via libera all'aumento; 7 i voti contrari, i Comuni di Tocco da Casauria, Manoppello, Castiglione a Casauria, Rapino, Sant’Eufemia, Serramonacesca, Torre de’ Passeri. Una decina di sindaci dei 64 Comuni appartenenti all'Ato ha abbandonato l'assemblea al momento del voto.

Rifondazione ha espresso soddisfazione per l'esito del voto, per Maurizio Acerbo “è’ un fatto positivo che l’assemblea non abbia potuto deliberare l’aumento, ringraziamo i pochi Comuni che hanno votato contro e quelli che se ne sono andati. E’ un primo risultato della nostra campagna contro gli aumenti”.

Il tempo che resta da oggi al prossimo 2 luglio, quando è convocata nuovamente l'assemblea, servirà a ricompattare i rappresentanti dei vari Comuni; pian piano tutti sembrano convincersi della necessità dell'aumento.
Mentre una prima mediazione fra la richiesta del commissario Pierluigi Caputi, che proponeva un aumento tariffario del 30%, e la volontà di molti amministratori di non alzare i costi per gli utenti, è stata raggiunta: il comitato ristretto dei sindaci ha stabilito un incremento del 10%.
Stanno convergendo sulla proposta di aumento intanto anche molti sindaci inizialmente critici, l'avvertimento di Caputi - “Se l’Aca fallisce, saltano anche i bilanci dei Comuni creditori” - deve aver sortito i suoi effetti.

Per l'assessore Marcello Antonelli, che nell'assemblea dell'Ato rappresenta il Comune di Pescara, “gli aumenti serviranno per riparare le reti idriche che disperdono il 60% d’acqua”. Per l'ex presidente dell'Ato Giorgio D'Ambrosio, sindaco di Pianella, gli aumenti “sono necessari per garantire l’acqua pubblica”. “Gli aumenti sono impopolari, ma è necessario avere coraggio per rimettere a posto le cose” per Pasquale Cordoma sindaco di Montesilvano che annuncia che “poi, andremo a spulciare i bilanci dell’Aca”.

Fra i contrari agli aumenti c'è il primo cittadino di Torre de’ Passeri Antonello Linari: “Sono convinto che si possano trovare altrove i fondi necessari ed evitare gli aumenti” e quello di Tocco da Casauria Riziero Zaccagnini per il quale “prima di votare è necessario convocare un’assemblea straordinaria dell’Aca”.


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