Angela, terremotata di 86 anni, e la pretesa di morire a casa sua

24 Febbraio 2014   06:57  

A quasi cinque anni dal terremoto la maggior parte delle abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica ancora non vengono ricostruite e non c’è nessun crono programma in merito.

Queste abitazioni, nel frattempo, come ci siamo già occupati, sono state saccheggiate, occupate e gli ex-assegnatari vivono angosciati dall’idea di non poter tornare più dove abitavano.

Angela ha 86 anni, per 33 anni ha vissuto in un appartamento di 90mq in via Amiternum pagando un affitto di 120 euro al mese. Oggi vive nel progetto CASE con tantissimi disagi: il parquet si è sollevato e la riparazione è a sue spese (percepisce una pensione di 500 euro), ha subito un allagamento a causa di una perdita di acqua, il riscaldamento l’inverno scorso non ha funzionato.

Vorrebbe trascorrere gli ultimi giorni della sua vita a casa sua e, come lei, migliaia di famiglie sono tormentate dal dubbio:

“Resteremo per sempre nel progetto CASE?”

Come dar loro torto se esistono norme che avevano stanziato fondi per la riparazione dell’edilizia pubblica? Il Decreto Legge n. 39 del 28 aprile 2009, convertito in Legge n. 77 del 24 giugno 2009 prevedeva 150 milioni di euro per la ricostruzione e la messa in sicurezza sismica degli alloggi pubblici di proprietà delle ATER, del Comune dell'Aquila e dei Comuni dei cratere.

Al 31 dicembre ne sono stati utilizzati poco più di 25milioni. Il rischio che si corre adesso è che vengano impiegati in altro modo: “anticipati” dal CIPE a favore della ricostruzione privata. La denuncia di Pio Rapagnà non lascia spazio a dubbi:

“In tutto questo tempo trascorso dopo il terremoto, almeno 2.000 famiglie di Inquilini e di Assegnatari avrebbero potuto rientrate negli alloggi dell'ATER e del Comune dell'Aquila: la “tremenda e pesantissima” responsabilità di questa mancata ricostruzione “pubblica” pertanto deve essere attribuita, rispettivamente, al Ministero delle Infrastrutture, al Presidente della Regione Gianni Chiodi, al Sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e ai “soggetti attuatori” che sono l'ATER ed il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche.”

Non resta che sperare che i candidati alla regione Abruzzo prendano in considerazione questo problema che potrebbe essere risolto con un po’ di buona volontà… in fondo, ci sono in ballo migliaia di voti che potrebbero fare la differenza!

Samanta Di Persio


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