Appello per L'Aquila: il ministro Barca è d'accordo con progetto di trasparenza nella ricostruzione

27 Febbraio 2012   16:19  

Riceviamo e pubblichiamo da Appello per L'Aquila, coalizione di liste Civiche che sostiene il candiato sindaco Ettore Di Cesare.

'All’indomani della visita del Ministro Fabrizio Barca nella nostra città, gli inviammo la proposta che si facesse promotore di un osservatorio civico distribuito e partecipato su tutta la ricostruzione, un progetto di trasparenza totale su L’Aquila: tutti i flussi finanziari, gli appalti pubblici e privati, gli investimenti e le donazioni, le spese, le pratiche, i tempi di realizzazione, cosa si fa e cosa cambia con gli interventi.

Il tutto aggiornato quotidianamente, per mettere in condizione la popolazione di occuparsi in maniera consapevole, vigile e responsabile della ricostruzione, comunità per comunità, strada per strada, appalto per appalto, ditta per ditta.

La lettera è stata inviata al Ministro tramite il suo profilo su Twitter e il Ministro ci ha risposto con lo stesso mezzo, in poche parole, come impone quel social network:

“@AppelloAq Un sistema informativo completo e aggiornato sulle risorse investite dagli italiani all’Aquila e sullo stato di attuazione? Si.”

Insomma un primo impegno pubblico, concreto e immediatamente attuabile del Ministro Barca per la ricostruzione dei nostri territori.

Bene, iniziamo subito, diamo concretezza a questo preciso impegno. Appello per L’Aquila si mette a disposizione, siamo in avanzata fase di elaborazione di un progetto condotto con passione da cittadini che mettono le loro competenze ed esperienze a disposizione di una proposta condivisa nell’interesse collettivo.

Troviamo quindi le giuste modalità per avviare una fattiva collaborazione che permetta la costruzione a breve del progetto in maniera pubblica e partecipata.

LA LETTERA AL MINISTRO BARCA

Caro Ministro Barca,

della Sua visita all’Aquila, tra le molte cose, ci ha colpito una Sua dichiarazione:

“Ci sono molte cose nascoste sotto le carte che non sono arrivate ai cittadini”.
Questo conferma che la trasparenza, la nostra prima parola d’ordine da sempre, è un nodo centrale e irrisolto anche all’Aquila.

E’ invece il primo passo per la coesione sociale, per tentare di ritessere i nodi di fiducia di una comunità drammaticamente disillusa, come Lei stesso ha giustamente ricordato.

Sapere è il requisito fondamentale per organizzare le vite delle nostre famiglie, il futuro delle nostre attività, per partecipare attivamente alla vita della nostra comunità locale.  Vogliamo conoscere tempi, finanziamenti e progetti. Non abbiamo bisogno di essere rassicurati, vogliamo poter decidere con consapevolezza, avere la possibilità di contribuire all’azione pubblica per essere protagonisti del nostro futuro (e non solo assistiti dallo Stato).

Controllare e misurare, giorno dopo giorno, se gli impegni del Governo e degli amministratori vengono rispettati. Informazioni basate su dati ufficiali per far finire i “balletti dei numeri” e i rimpalli di responsabilità.

Si ha infatti la sensazione, che negli anni si è trasformata in certezza, che la poca trasparenza e la struttura stessa dellagovernance servano anche perché non ci sia mai un responsabile preciso per ognuna delle numerose questioni irrisolte.
Un controllo informato e diffuso è inoltre l’antidoto migliore contro la corruzione, il malaffare e le infiltrazioni mafiose nella nostra città.

E allora, caro Ministro, facciamo in modo che non ci siano più “cose nascoste sotto le carte”.

Avviamo una stagione di “trasparenza totale” che sia un caso esemplare di come possano essere controllati ma anche ridiretti dalla cittadinanza i fondi per questa e tutte le prossime ricostruzioni.

Approfitti della Sua partecipazione alla task-force del Governo sull’agenda digitale. Il tavolo ”e-government e open-data” potrebbe occuparsene avviando un progetto di apertura dei dati su L’Aquila: tutti i flussi finanziari, gli appalti pubblici e privati, gli investimenti e le donazioni, le spese, le pratiche, i tempi di realizzazione, cosa si fa e cosa cambia con gli interventi.

Tutto aggiornato quotidianamente. Lasciando ai cittadini di compiere le proprie elaborazioni, interpretazioni e considerazioni sui dati disponibili. Lasciando loro esprimere il proprio parere sulla direzione intrapresa.

Si può fare subito, si deve fare ora. Quale migliore caso concreto che L’Aquila?

Magari la cittadinanza riprenderebbe fiducia e tutti si sentirebbero partecipi della sfida della rifondazione dei nostri territori che la storia ci ha messo davanti. Tutti gli studi indicano la partecipazione come leva fondamentale per la rinascita, OCSE compreso.
La maggior parte di noi aquilani è pronta a fare la sua parte per occuparci in maniera consapevole, vigile e responsabile della ricostruzione, comunità per comunità, strada per strada, appalto per appalto, ditta per ditta.

Lo prende questo impegno da subito? Il suo primo progetto per L’Aquila: un osservatorio civico distribuito e partecipato su tutta la ricostruzione. Poche risorse da stanziare, grandi vantaggi per tutti gli onesti.

Certi di un Suo cortese riscontro, Le porgiamo distinti saluti.


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