Aree Risulta Ex Stazione Pescara: Fi, No A Speculazione Edilizia

30 Dicembre 2015   12:57  

"Il burattinaio ricomincia a muovere i fili del burattino: il povero Alessandrini, dopo essersi fatto scegliere e imporre da D'Alfonso il Direttore generale, riprende la disavventura delle aree di risulta, pensando di poter ricominciare dal punto in cui D'Alfonso stesso era stato fermato dal centro-destra, rischiando di finire, pero', nello stesso calderone.

La giunta Alessandrini si prepara infatti alla 'succulenta' partita delle aree di risulta e in un sol colpo cancella il Teatro, dimezza i parcheggi, riduce a un quinto l'area destinata a verde e, soprattutto, regala alla citta' una bella colata di cemento di 16mila metri cubi, ossia due torri da venti metri di altezza l'una, in pieno centro, per case e negozi.

Ma non basta ancora: nel Piano Alessandrini di nuovo il Pd si prepara ad affidare al privato investitore non solo la gestione dei parcheggi delle aree di risulta, ma la gestione di tutti i posti auto a pagamento di Pescara, ovvero torna l'incubo del pedaggio, dei varchi per entrare in citta', dei salassi per i posteggi attorno all'ospedale civile, misure dalfonsiane bloccate solo dal ricorso al Tar del centro-destra. Forza Italia si opporra' di nuovo con ogni mezzo a tale vergognosa speculazione edilizia e non permetteremo mai al Pd di approvare la variante al Piano regolatore necessaria per aprire un cantiere destinato a fallire prim'ancora di approdare in aula. Da questo momento porteremo la battaglia in ogni sede, dall'aula consiliare nelle piazze, nelle strade e in ogni altra Istituzione per fermare un'operazione che ci riporta indietro ai tentativi del sindaco-ombra D'Alfonso".

A dirlo sono stati i capigruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, e al Comune di Pescara Marcello Antonelli in riferimento al progetto svelato dalla giunta Alessandrini sulla futura destinazione delle aree di risulta dell'ex stazione.

"Finalmente il Pd ha svelato le carte e ha rivelato la grande operazione urbanistico-edilizia che si prepara a servire alla citta' per stravolgere il volto delle aree di risulta, con la complicita' di tutte le forze politiche di sinistra, Sel compresa - hanno sottolineato i Capigruppo Sospiri e Antonelli -.

Il sindaco Alessandrini e la sua giunta si preparano a una delle piu' grosse cementificazioni del nostro tempo su Pescara, approfittando della scadenza del vincolo di inedificabilita' delle aree, decaduto nel luglio 2011 e che mai il governo di centro-destra ha pensato di violare, nonostante le reiterate accuse, in tal senso, di esponenti del Pd, come Moreno Di Pietrantonio, o di Rifondazione comunista, come Maurizio Acerbo, o ancora dell'Italia dei Valori, come Adelchi Sulpizio".

"E soprattutto si preparano alla privatizzazione dei parcheggi comunali a pagamento. Nel 2013 hanno ricordato i capigruppo - la giunta Albore Mascia ha approvato e presentato ufficialmente il progetto preliminare per la riqualificazione dei 13 ettari del centro cittadino, ripartendo esattamente da quanto sacramentato nel Piano regolatore generale tuttora vigente, ossia: servizi, verde urbano e spazi per la cultura. Gia' pronto il progetto del Teatro dell'Adriatico, 1.200 posti a sedere, con annessa sala polivalente, da utilizzare come 'ridotto', per una spesa di 20milioni di euro che sarebbe stata sostenuta interamente dalla Fondazione PescarAbruzzo.

Un progetto che aveva suscitato anche l'attenzione di archistar del calibro di Fuksas e Sir Norman Foster. Poi i servizi, ossia 3mila posti auto: 2mila previsti nella parte sud delle aree; circa mille sul versante nord, di cui circa 500 come parcheggi pertinenziali seminterrati, ossia box-garage da vendere ai residenti del centro, lasciando tutti gli altri come posti auto a rotazione. Poi il verde: confermati sui 13 ettari ben 46mila metri quadrati di verde e parco attrezzato; e ancora, avevamo previsto 6mila 600 metri quadrati di Terminal bus capace di ospitare la presenza contemporanea di 50 pullman e, infine, 28mila metri quadrati destinati a nuova viabilita'.

Un progetto che aveva lasciato di stucco i partiti di sinistra, durante una riunione convocata per illustrare i dettagli dell'intervento, riunione alla quale presero parte proprio il capogruppo del Pd Di Pietrantonio, e quello dell'Idv Sulpizio, oggi assessore della giunta Alessandrini, ovviamente contrari alla nostra proposta. E oggi sappiamo il perche': con il nostro progetto, avevamo allontanato definitivamente qualunque velleita' speculativa e qualunque possibilita' di cementificazione di quelle aree che rappresentano il cuore centrale della citta', una delle ultime occasioni per dotare Pescara di servizi fondamentali, e per questo quel progetto andava fermato".

Forza Italia boccia dunque "senza mezzi termini una simile speculazione che -dicono i due esponenti politici - mai consentiremo, anche perche' il sindaco Alessandrini ha dimenticato un dettaglio tutt'altro che irrilevante: per cantierare quell'operazione dovra' prima modificare in Consiglio comunale il Piano regolatore e noi lo aspetteremo al varco, scatenando una guerra amministrativa a colpi di emendamenti e soprattutto mobilitando un territorio che, dopo la vergognosa emergenza balneazione, dopo la catastrofica politica condotta sull'inquinamento atmosferico, non puo' continuare ad accettare di essere calpestato in ogni suo diritto da un Pd arrogante, finanche nella difesa sacrosanta del proprio ambiente.

Da oggi - hanno avvisato i capigruppo Sospiri e Antonelli - si sale sulle barricate e non consentiremo al sindaco-cementificatore Alessandrini di fare un solo passo in avanti".


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