Artigiano dell'Aquila scomparso da 2 mesi in Perù, l'appello del padre: "Non ne sappiamo nulla"

Da circa due mesi vivono nell'angoscia i coniugi Bellaprima, siciliani di origine ma trapiantati all'Aquila da ormai molti anni, preoccupati per la sorte del figlio residente in Sudamerica.

Nunzio Bellaprima, 43 anni, di professione artigiano, da diversi anni vive e lavora in Perù, a Lima, dove è sposato ed ha messo su famiglia. Da circa due mesi, tuttavia, i genitori non ne hanno più notizie, precisamente da quando provarono a telefonargli senza riuscirci.

"Il suo cellulare era muto" - ha raccontato il padre Euplio - "ed avendo ipotizzato un momentaneo cattivo funzionamento delle linee telefoniche in Sudamerica abbiamo riprovato qualche giorno dopo, ma invano. Nemmeno la moglie ci ha poi fornito informazioni rassicuranti, onde per cui ci siamo allarmati".

Senza esito si sono rivelati anche i successivi tentativi: "Ho presentato una denuncia per scomparsa in questura, mi sono rivolto all'ambasciata ed a qualsiasi istituzione in grado di fare qualcosa, ma non ho saputo nulla. Solo le parole di un agente di polizia che ha raccolto la mia denuncia mi hanno risollevato il morale in questi giorni".

A seguire, un episodio particolare: "Alcuni giorni fa, verso le 4 del mattino, mia moglie ha ricevuto un sms con scritto 'Conserva questo messaggio', inviato da un'utenza intestata alla cognata di mio figlio. Mia moglie ha poi chiamato in Perù, ma l'intestataria ha risposto d non aver inviato lei il messaggio".

La maggiore paura di Euplio è tuttavia connessa alla passione per il gioco del figlio: "Nunzio è appassionato di gioco e scommesse, per cui non vorrei che egli possa aver perso una somma e, ritrovatosi impossibilitato a restituirla, ora si trovi in mano a gente senza scrupoli".

Infine, l'uomo ha lanciato un appello alle istituzioni ed alle forze dell'ordine: "Mi auguro che il loro impegno possa permettere di fare luce su questa vicenda da incubo".