Barattelli si difende: lo 0,1 per cento degli appalti è favoritismo?

Due ore di interrogatorio

03 Novembre 2010   18:27  

Il costruttore aquilano Ettore Barattelli è stato oggi interrogato in Procura dell'Aquila dal sostituto procuratore Olga Capasso nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per la ricostruzione post terremoto e che vede appunto l'imprenditore aquilano indagato ( per abuso d'ufficio) insieme ad uno dei coordinatori nazionali del Popolo della libertà, Denis Verdini e all'imprenditore romano Riccardo Fusi, che lo ricordiamo non si sono presentati in Procura per gli interrogatori.

Barattelli assistito dall'avvocato Attilio Cecchini nelle due ore di interrogatorio respinto, anche mediante una memoria tecnica l'ipotesi di reato a lui addebitata: ovvero quella di aver ottenuto appalti grazie a pressioni politiche, in qualità di presidente del consorzio Federico II di cui faceva parte anche la ditta Btp di Riccardo Fusi.

L'unico appalto pubblico significativo alla Btp spiega Bartattelli, è infatti arrivato dopo aver perso otto gare, ed è quello della scuola prefabbricata Carducci, ma appena del 16% dell'importo. La ditta di famiglia di Barattelli e Marinelli-Equizi. L'Ati che vede coinvolte aziende del consorzio Federico II ottengono appena il 2% dei lavori di realizzazione di Map, Musp e Mep.

I lavori per la ristrutturazione della Caserma campomizzi, si difende poi Barattelli, furono aggiudicati dalla ditta Marinelli&Equizi, ma in totale autonomia rispetto al Consorzio Federico II, anche se poi per la necessità di serrare i tempi di consegna, per evitsare una pesante penale di 50.mila euro per ogni giorno di ritardo, chiese aiuto in subapalto alla ditta Ettore & Carlo Barattelli.

A ciò si aggiungono lavori di puntellamento assegnati dal Comune dell'Aquila al consorzio Federico II, insieme ad altre 89 aziende. Ma ci lavorano delle ditte del Consorzio non ci lavora la Btp, in quanto erano lavori frammentati su diversi cantieri con logistica non adatta ad un'impresa di gradi dimensioni.

Ci sono poi i lavori affidati al Consorzio dalla Carispaq, ma si tratta di contratti privati.

Esaminano le graduatorie di aggiudicazione degli appalti pubblici si evince dunque che su oltre un miliardo e cento milioni di euro di lavori, a circa 1800 ditte, l'azienda Bpt pur partecipando a parecchie gare risulta aggiudicataria di solo 1,2 milioni di euro di lavori, lo 0,1% del totale, a fronte di altri gruppi imprenditoriali che risultano aggiudicatari di diversi appalti per importi 50-80 volte superiori.

Ben poca cosa insomma per parlare di favoritismi, atti corruttivi appoggi politici influenti e ingiusti vantaggi patrimoniali. Alla domanda dei giornalisti se era a conoscenza che Fusi era presidente della Btp, e se conosceva Denis verdini Barattelli ha poi cosi' risposto: "Si' lo sapevo, ma non ero a conoscenza dei suoi rapporti con Denis Verdini, l'ho appreso solo successivamente quando sono stato informato dell'idea di presentare il Consorzio come poi è avvenuto, nell'appuntamento preso dall'onorevole Verdini".

E poi si permette di dare un suggerimento ai magistrati per future indagini: il rischio di illegalità non è nei bandi di gara pubblica, ma nelle ricostruzioni private dove girano 500 milioni di euro per lavori dati in appalto senza controlli e filtri. E ' li' si concentrano gli interessi delle ditte sporche e legate alla mafia''.


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