"Bella ciao" o "Giovinezza"? Meglio "La terra dei cachi"!

Un'inutile polemica

05 Novembre 2010   15:15  

Il polverone alzato dalle polemiche sulla possibilità di cantare al Festival di Sanremo "Bella ciao" e "Giovinezza" si è chiuso con un nulla di fatto. Nessuna delle due canzoni (una simbolo dei partigiani, l'altra del fascismo) verrà cantata nel corso della kermesse. Così ha stabilito il Cda Rai, bocciando in maniera secca l'idea proposta dal conduttore Gianni Morandi e dal direttore artistico Gianmarco Mazzi.

Dovendo fare un discorso logico (non politico), bisognerà ammettere che, tra i due, "Giovinezza" è il pezzo più scomodo, facendo tornare alla mente una pagina nera, ma da non dimenticare, della nostra Patria. Per evitare, dunque, qualsiasi ulteriore polemica (tanto di pubblicità alla kermesse se ne era già fatta abbastanza) è stata presa la decisione più indolore scegliendo per la cancellazione di entrambe.

Naturalmente, però, anche su questa questione, esponenti di tutte le fazioni parlamentari e non hanno voluto dire la loro, difendendo, a seconda dei gusti, l'una o l'altra canzone. Gianni Morandi ha espresso tutto il suo dispiacere per la scelta: "Fidatevi di noi. Non facciamo e non vogliamo fare politica, questi inni sono stati già eseguiti in tv senza ottenere tutto questo polverone".

Ancora una volta, invece di parlare delle canzoni in gara, che dovrebbero essere la vera anima del Festival, si parla di tappezzeria. Prima il toto-conduttore ed ora questa sterile polemica, con una proposta ridicola e avanzata, a mio avviso, solo per fare un immenso spot alla kermesse, come avvenne lo scorso anno col caso Morgan. Rifiutandomi di affrontare il tema in modo serio, propongo di cantare "La terra dei cachi" di Elio e le storie. Non c'entra nulla con l'Unità d'Italia, ma almeno è già passata per l'Ariston. Ed ha avuto pure successo!

Francesco Balzano



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