L'aumento dei prezzi dei carburanti è nuovamente al centro dell'attenzione, con un litro di benzina che supera la soglia dei 2,5 euro in alcuni distributori. Un'analisi condotta da Assoutenti ha evidenziato picchi significativi in alcuni punti della rete stradale, non solo autostradale come comunemente riscontrato. Secondo il presidente dell'associazione, questo significa che un pieno di benzina oggi costa fino a 5,5 euro in più rispetto al primo gennaio.
Il recente aumento dei prezzi ha portato alcuni distributori a vendere la benzina a prezzi superiori ai 2,5 euro al litro, anche su strade ordinarie. Un esempio è una pompa a Taranto, dove il costo è di 2,537 euro al litro, mentre il prezzo più alto riscontrato riguarda un distributore nella provincia di Palermo, che vendeva la benzina a 2,565 euro al litro.
Sebbene sulla rete autostradale, il prezzo della benzina sia ancora sotto i 2,5 euro al litro, con il massimo osservato di 2,499 euro al litro sulla A21 nei pressi di Piacenza, ciò non attenua le preoccupazioni riguardo agli aumenti costanti. Secondo il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, questa tendenza potrebbe innescare una spirale inflattiva, con un incremento dei prezzi al dettaglio dei beni trasportati su strada, che costituiscono l'88% della merce venduta in Italia.