Il bilancio 2009 della Cassa di risparmio dell'Aquila, prestata oggi all'assemblea dei soci, è una cartina di tornasole sullo stato di salute dell'economia di un territorio duramente colpito dal sisma del sei aprile e dalla più generale crisi economica, e dove l'attività dello storico istituto bancario si concentra.
Il bilancio si chiude con il segno meno, 12 milioni di euro di pasivo, ma è stato sottolineato la banca ha solide fondamenta, che non sono state lesionate e dunque il futuro va guardato con ottimismo.
Il primo luglio 2010 decine di migliaia di aquilani, salvo proroghe, dovranno tornare a pagare tasse e bollette. Molti hanno perso il lavoro, o si sono indebitati. Sarà un giro di boa importante, questa scadenza, per tutta l'economia del cratere: '' Mi auguro che gli aquilani abbiano messo da parte i soldi'', commenta
il presidente Antonio Battaglia.