Maurizio Acerbo accusa il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di sostenere un evento neofascista volto a riabilitare il colonialismo italiano.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha duramente criticato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, accusandolo di favorire quella che ha definito una "riabilitazione del colonialismo italiano". Secondo Acerbo, il patrocinio concesso dal Comune a un'iniziativa organizzata da Casapound non è solo un atto formale, ma un vero e proprio riconoscimento del suo presunto "valore sociale, morale e culturale".
Acerbo non ha risparmiato critiche dirette, affermando: "Il sindaco Biondi fa finta di non comprendere che il patrocinio rappresenta una legittimazione. Così facendo, lui e la sua amministrazione disonorano la città dell’Aquila". L'ex parlamentare ha poi aggiunto che Biondi "ha il coraggio di rigirare la situazione, presentandosi come paladino del pluralismo e accusando la sinistra di censura".
Secondo Acerbo, il problema non riguarda solo questo singolo evento, ma riflette una tendenza più ampia della destra italiana. "La destra non riesce a distaccarsi dalle sue radici fasciste", ha detto, sottolineando come le libertà fondamentali, quali quelle di parola e riunione, siano state negate per vent'anni proprio dal regime fascista. "Biondi sembra dimenticare che queste libertà sono garantite dalla Costituzione nata dalla Resistenza", ha ricordato il leader comunista.
Nel suo intervento, Acerbo ha anche rivelato di essere stato invitato a partecipare alla presentazione del libro in questione, ma di aver rifiutato, sottolineando di essere impegnato in un'iniziativa per la pace in Umbria. "Non vedo alcuna utilità nel discutere con chi cerca di minimizzare i crimini del colonialismo italiano. Non voglio sentire ancora una volta la retorica del 'hanno fatto le strade'. Il colonialismo italiano ha causato la morte di oltre 500.000 persone, e questi crimini sono stati largamente ignorati nella nostra memoria collettiva".
Acerbo ha concluso ribadendo la sua ferma opposizione a Casapound, ricordando che il partito da lui guidato, insieme all’ANPI e a oltre un milione di cittadini, chiede da anni lo scioglimento dell'organizzazione neofascista. Ha anche menzionato come Rifondazione Comunista si sia costituita parte civile in un processo contro alcuni militanti di Casapound coinvolti in un’aggressione a Bari, dove fu attaccata anche l'europarlamentare Eleonora Forenza.
Il leader comunista ha poi evocato il ricordo dello storico Raffaele Colapietra, lamentando l'assenza di una voce autorevole come la sua nel dibattito attuale. Acerbo ha infine sottolineato come l’Aquila sia anche il collegio elettorale di Giorgia Meloni, accusando la destra di indignarsi quando viene definita "fascista", ma di non distanziarsi realmente da quelle ideologie.
Le dichiarazioni di Acerbo aggiungono ulteriore tensione in un clima politico già infiammato, evidenziando la contrapposizione tra destra e sinistra in merito alla memoria storica del colonialismo e al ruolo delle istituzioni nel patrocinare iniziative controverse.