Caccia, Wwf ricorre al Tar contro calendario venatorio regionale

24 Agosto 2009   14:14  

Il Wwf ha presentato un ricorso al Tar chiedendo la sospensiva del Calendario venatorio varato nei primi giorni di agosto dalla giunta regionale dell'Abruzzo. I rappresentanti dell'associazione ambientalista Dante Caserta e Augusto De Sanctis hanno spiegato di aver fatto ricorso al Tribunale amministrativo dopo aver chiesto ripetutamente alla Regione di adeguarsi agli standard richiesti a livello comunitario e la bocciatura di alcuni punti del calendario da parte dell'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra). Tra le questioni sollevate nel ricorso l'apertura anticipata della caccia alla quaglia al 6 settembre e il prolungamento della caccia alla beccaccia fino al 31 gennaio. Gli ambientalisti hanno poi aggiunto che sulla possibilita' di addestrare i cani a partire dal 6 agosto, non e' stato possibile fare ricorso a causa del fatto che la delibera e' stata approvata il 3 agosto. Inoltre il WWF ha fatto notare che su altri aspetti 'l'assessorato ha dovuto cedere alle censure dell'Ispra anche se in alcuni casi ricorrendo ad escamotage'. I rappresentanti dell'associazione hanno anche sottolineato che 'l'assessorato non ha dati scientifici su cui basare le proprie scelte' e che il WWF da anni ' denuncia che la Regione e' priva di un Piano Fanistico Venatorio: quello precedente, infatti, e' scaduto nel 2005'. "Appare incredibile - ha detto Dante Caserta - che in una Regione come l'Abruzzo, dove sono le associazioni come il WWF e non gli enti pubblici competenti, a produrre pubblicazioni scientifiche di livello internazionale, si assumano scelte forzate e a senso unico tutte piu' permissive. Non e' possibile - ha concluso - che per privilegiare gli interessi dei cacciatori si finisca per non garantire la corretta gestione di un bene comune come la fauna".


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