Carte clonate arrestati due bulgari a Pescara

11 Giugno 2010   14:09  

Due arresti in Abruzzo per clonazione di carte di credito. Nell'operazione, la Polpost ha sequestrato 11 apparecchiature 'skimmer'. Gli arrestati sono due bulgari. Quattrocento circa gli sportelli bancomat controllati tra Pescara, Montesilvano e Giulianova. Su molti era stata installata l'apparecchiatura illegale.

Due bulgari di 24 e 33 anni sono stati arrestati in flagranza dalla Polizia postale e delle comunicazioni per l'Abruzzo mentre recuperavano degli skimmer installati sullo sportello bancomat di Montesilvano (Pescara). Gli skimmer, sofisticate apparecchiature elettroniche, servivano per rubare codici e dati delle carte. Il personale della Polpost ha anche scoperto una sorta di laboratorio che i due avevano messo su a Roseto (Teramo), nell'appartamento di un residence che avevano affittato, e all'interno del quale e' stato trovato e sequestrato molto materiale, anche per il confezionamento degli skimmer: c'erano, tra l'altro, circa 40 apparati skimmer, due computer con internet key, hard disk, penne usb, cd e dvd, 6 telefoni cellulari, 2 navigatori satellitari, una fotocamera digitale, documenti di identita', passaporti, carte di credito e supporti per carte di credito. Le indagini della polizia postale, coordinata da Pasquale Sorgona', sono partite a seguito del vertiginoso aumento delle denunce di clonazione (circa 300 in 40 gioni in questa zona). A seguito dei controlli attivati con le altre foze dell'ordine sono state sequestrate da polizia e carabinieri di Pescara e Montesilvano una trentina di apparecchi illegali e si e' proceduto al monitoraggio di circa 400 sportelli, molti dei quali gia' "attaccati" dai clonatori. Durante i servizi di appostamento su uno sportello dove era stato individuato uno skimmer la polizia postale e' riuscita a bloccare i due responsabili. L'arresto e' stato filmato dalle telecamere della banca e sempre le immagini riprese da questi impianti mostrano che per installare uno skimmer bastano appena 18 secondi. La polizia ritiene che le vittime dei bulgari siano almeno un migliaio per un danno approssimativo di 600mila euro (in media 750 euro ogni carta) ma i due erano gia' in possesso dei dati per clonare altre 4.000 carte per cui si ritiene che sia stato stroncato un traffico che avrebbo prodotto un danno di due milioni e mezzo di euro.

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