Con il Piano di risanamento, la Provincia di Chieti annuncia spese contenute e lotta agli sprechi

Di Giuseppantonio: "Sfida non facile ma esemplare"

07 Ottobre 2013   13:49  

Si incammina sulla strada del sospirato risanamento di bilancio la Provincia di Chieti, dopo che la Corte dei Conti ha approvato in via definitiva il Piano studiato e proposto dallo stesso Ente per salvarsi dalla minaccia di dissesto finanziario che stava correndo.

"Il Piano di risanamento é stato approvato poiché evidentemente dimostra come nel quadriennio appena trascorso l'attuale amministrazione abbia gestito in maniera corretta le casse della Provincia, dopo la supervisione operata dalla Corte dei Conti, nonostante qualcuno abbia sempre smentito l'esistenza di ingenti debiti", ha affermato il presidente Enrico Di Giuseppantonio, nella conferenza stampa indetta al fine di illustrare in dettaglio le decisioni assunte in merito alla procedura di "dissesto guidato" che verrà attuata nei prossimi anni.

Naturalmente, si tratterà di una sfida che presenta grandi difficoltà, essendo l'Ente indebitato di oltre 10 milioni di debiti da smaltire (a fronte dei 35 già smaltiti, compresa l'ordinarietà, e dei circa 140 di cui sono creditrici le banche e la Cassa Depositi e Prestiti), che verrà perseguito, ha assicurato Di Giuseppantonio, "tramite una rigorosa e concreta azione di contenimento di tutte le spese ed una lotta senza quartiere agli sprechi, continuando ad operare in regola così come stiamo facendo sin dal nostro insediamento".

"Si tratta certamente di un'operazione difficilissima", ha proseguito il presidente dell'Ente teatino, che ha però altresì affermato la propria convinzione secondo cui "la sfida lanciata dalla Provincia di Chieti e dalla Corte dei Conti può essere un esempio di buona gestione della cosa pubblica anche per il resto del Paese".

Il Piano di risanamento, nello specifico, prevederà come nel recente passato una necessaria e corposa riduzione delle spese per le opere pubbliche ed i servizi in generale, in particolare per quanto concerne gli istituti scolastici.

Le spese correnti saranno finanziate con entrate certe, tra cui la vendita di vari immobili di cui l'Ente é proprietario (che al momento non sembra procedere molto bene, ma é di prossima attuazione un progetto sperimentale concordato con la Cassa Depositi e Prestiti di circa 26 milioni di euro), ed il contenimento passerà anche da apposite misure anti sprechi, tra cui un piano per la riorganizzazione e la redistribuzione del personale tra i vari uffici.

Di seguito, ulteriori precisazioni sono state fornite dall'assessore al Bilancio Alessio Monaco, che ha tenuto a rimarcare come, "benché le entrate dell'Ente siano passate dai 65 milioni del 2007 ai 47 del 2009, e la spesa corrente sia scesa dai 54 milioni del 2007 ai 42 del 2009, sono sempre stati garantiti ai residenti i servizi essenziali", mentre il vice presidente Antonio Taviani  ha voluto sottolineare come "non é da ritenersi esaurita la fase amministrativa delle Province, poiché non é così scontato che Comuni o Regioni siano così ben disposti ad assumersi i nostri oneri".

Quanto alla situazione debitoria, inoltre, é stato già avviato un contenzioso per l'annullamento di contratti non congrui con varie aziende in merito ad alcune opere di manutenzione, che se avrà esito positivo prevederà un ulteriore sgravio del debito di circa un milione di euro.

Lorenzo Ciccarelli


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore