Conclave della giunta, De Lio (Udc) ammonisce sul futuro

09 Giugno 2013   22:11  

Si é concluso ieri mattina, con l'incontro in piazza Vico con la cittadinanza, il cosiddetto "conclave" in cui la giunta comunale di Chieti si é riunita tra sabato e domenica, al ine di stilare un bilancio di quanto fatto nei primi tre anni di amministrazione Di Primio (dal 2010 ad oggi) e quanto si potrà e dovrà fare nei due anni che rimangono prima che, nel 2015, avrà luogo il voto per il rinnovo del consiglio comunale.

Prima che il sindaco Umberto Di Primio e il resto della giunta si riunissero, però, il consigliere Udc Mario De Lio ha voluto diffondere un comunicato stampa della sua introduzione del "conclave", ai colleghi di maggioranza, al fine di spronarli per il raggiungimento degli obiettivi ancora da conseguire.

"Mi sono espresso in tal modo nell'introdurre la riunione della maggioranza per spronare al meglio i miei colleghi a dare continuità a quanto fatto nei primi tre anni di amministrazione", ha precisato De Lio, secondo cui "l'aver già conseguito il 70% di quanto prefissatoci ad inizio mandato nei primi tre anni deve motivarci nel fare ancora di più nei restanti due anni prima delle elezioni amministrative, per dare ai cittadini le risposte cui hanno diritto. Per riuscirci, a mio avviso, poiché per realizzare le grandi opere occorrerebbe l'intervento dello Stato, assai difficile da ottenere visto il trasferimento di denaro verso i comuni in calo del 54%, senza dimenticare il patto di stabilità, bisognerà puntare sulla risoluzione dei piccoli problemi quotidiani della città. Un obiettivo che, secondo me, la maggioranza potrà ottenere solamente tramite maggiore comunicazione tra i suoi membri, che siano essi assessori, consiglieri o dirigenti, ed operatività".

Lorenzo Ciccarelli


IL COMUNICATO STAMPA DELL'INTRODUZIONE DEL CONSIGLIERE MARIO DE LIO

Buongiorno  e ben arrivati a  tutti, la presenza è la testimonianza della volontà di riflessione e confronto.

Sindaco, Assessori e cari colleghi Consiglieri, con emozione e soddisfazione  ho il compito di iniziare questa giornata di lavoro.  

Anche quest’anno, come già a “Fara” nel 2010 ed a “Mammarosa” nel 2011 abbiamo l’occasione di stare insieme, riuniti e concentrati in circostanze che hanno rappresentato, almeno per il sottoscritto, importanti momentidi approfondimento e di riflessione utili , anzi direi indispensabili, per ottimizzare il nostro programma –  e devono essere vissuti da tutti noi, a meno di due anni dalle prossime elezioni, come l’appuntamento più importante, forse quello veramente decisivo, dove si registrano tutte le sfaccettatureper il rilancio dell’azione amministrativa.

In questi mesi, a più riprese, ho espresso, con alcuni di voi in privato  e pubblicamente sul periodico del Comune,  la mia personale convinzione chesolo lavorando ad una visione d’insieme nell’azione amministrativa si potevano e si possono recuperare quell’entusiasmo e quell'energia che avevano appassionato la nostra campagna elettorale nel 2010 e allo stesso modo trasmettere, nuova fiducia agli elettori.

Infatti, molti degli elettoriche ieri avevano gioito con noi credendo in un progetto politico, in una proposta di cambiamento per Chieti, dopo tre anni, sono smarriti, forse anche delusi perché non stanno ancora percependo il cambiamento loro promesso.

E’ sopraggiunto il momento che questo proposito sia messo in azione concretamente e non tenuto chiuso nell’ampolla delle “buone intenzioni”.

Sempre nell’ottica di non continuare ad impinguare le fila dei consiglieri demotivati è, infatti, indispensabile e PRIORITARIO avviare immediatamente la rivisitazione del programma di governo, stralciando le parti ormai superate ed oggettivamente irrealizzabili individuandone di nuove, anche poche, purché siano chiare, e con serena onestà spiegare la nostra decisione ai cittadini-elettori.

 Di Più per Chieti, emozionante slogan elettorale, divenuto poi la bandiera della azione di cambiamento del nostro governo cittadino, da tempo non sventola al vento.

E questo perchè la buona politica non può vivere di slogan per quanto efficaci possano essere nella comunicazione!!!

Stesso discorso vale per la più volte invocata circolarità delle notizie all’interno della maggioranza, purtroppo per superficialità, MAI REALIZZATA che avrebbe permesso, invece, a noi Consiglieri di essere sempre aggiornati ed informati sull’attività dell’Ente o, ad esempio, sul procedere dei lavori di composizione degli obiettivi per il  programma di governo da rivisitare e che invece, per tutti NOI, o almeno la maggior parte di noi, resta, a tutt’oggi, ancora un mistero glorioso.

Credo fortemente nel lavoro dei consiglieri comunali e alle pratiche che gli stessi promuovono,  a ogni buon conto, devono essere supportate dalla partecipazione. Il momento che ci troviamo a vivere è tale per cui va considerata doverosa la massima assunzione di responsabilità da parte di chi amministra e fa politica sul territorio.

Oggi con questo appuntamento testimoniamo la volontà di dare concretezza al nostro impegno, avvertendo la necessità di avviare un’analisi di rendicontazione dei tre anni di mandato tracciando lo scenario e gli obiettivi da raggiungere per i prossimi due anni di consiliatura.

L’auspicio è che il dibattito che seguirà abbia un carattere incrementale e che riesca a gettare,dopo tutte le riflessioni, le fondamenta per la realizzazione di un nuovo metodo di lavoro, basato principalmente su STRATEGIE CONDIVISE.

Prima ancora di evidenziare sommariamente alcuni punti del documento, affidato alla Nostra attenzione sulle attività svolte e collegate al programma di governo,  avverto l’esigenza di rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato,in particolare allo staff ed all’ufficio stampa,  per  l’impegnativo lavoro di preparazione  e assemblaggio della documentazione,  esempio di buona professionalità ed attaccamento al dovere.

Questo lavoro ha prodotto due documenti, composti da risultati e da obiettivi che individuano risposte e  necessità.

Per venire alla parte relativa ai TRE ANNI DI MANDATO,  così come avremo avuto modo di valutare, il programma di governo, quello per intenderci depositato nella Segreteria Generale dell'Ente, quello votato da tutti noi, tenuto nella dovuta considerazione la situazione di crisi globale  che ha colpito inevitabilmente anche il nostro ente, nei dati descritti e' stato portato a termine per una percentuale importante, oltre il 70%!!!  

 Chieti più Solidale, più  Ecologica, più sostenibile, più attiva, tanto per citare alcuni capitoli del Programma, sono stati raggiunti risultati addirittura con percentuali più alte, quando mancano ancora due anni alla fine della consiliatura.

Di fronte ad una corsa ad ostacoli tra imposizioni del Patto di stabilità e tagli lineari alla spesa, le scelte operate sui bilanci hanno privilegiato una relazione di tutela, mantenendo alto il livello di protezione nei confronti dei cittadini più deboli.

E’ giusto fermarsi e fare le giuste riflessioni.

Non sto qui ad elencare e ripetere per ogni area ed argomento, quanto scritto, che avrete avuto modo sicuramente di leggere ed approfondire nella rendicontazione, verificandone i risultati e le percentuali.

Anzi, molto altro è stato aggiunto, fuori programma, il che dovrebbe portare a dirci: beh, bravi, siete ad unottimo punto, avete fatto tanto, tantissimo.

Non siamo venuti in questo luogo per autocelebrarci

Sappiamo che tutto ciò non basta!!!

La politica e' percezione, ricordiamocelo, e la percezione che la gente ha della nostra amministrazione, non è altrettanto positiva come l’aver compiuto quasi il 100% del programma elettorale.

Al di fuori c’è una città che  aspetta soluzioni,che è stanca delle tante non verità storicamente raccontate.

Prima ancora di entrare nell’analisi logica delle ragioni, prima ancora di ricercarne i motivi, mi consentirete di mettere dei punti fermi adottando, NOI tutti, azioni precise come:

-agire spinti dalla buona volontà, condizione, per cominciare anche solo a parlare;

 -abbandonare posizioni demagogiche e strumentali, che hanno portato e continuano a portare, frizioni e distinguo al nostro interno;

-liberarsi da atteggiamenti rigidi e miopi, che ci hanno impedito di fare, per tempo, sana autocritica ;

-assumere pienamente le nostre responsabilità, senza percorrere, come spesso accaduto, la strada comoda del compromesso  - il cui uso frequente non ha certo giovato.

In questa giornata avremmo quindi modo di parlare, confrontarci ed interagire tra noi di questo e di altro, per focalizzare le tante questioni ancora sul tappeto.

Rimetto, come è giusto che sia, ai lavori di quest'assemblea la stesura di quel documento finale CONDIVISO, frutto dello sforzo comuneche ci permetta di uscire da questa giornata con le idee più chiare.

Mi permetto solo di chiudere questo breve intervento formulando un mio pensiero che metto a disposizione di ciascuno di voi nella segreta speranza che possa diventare parte integrante del documento che dovremo realizzare.

Pur avendo questa Amministrazione eseguito gran parte del programma elettorale, ad eccezione della parte che riguarda le grandi opere - per le ragioni note a tutti legate alla crisi finanziaria -  ho constatato e constato che, molte, troppe volte abbiamo perso di vista la quotidianità, ovvero i problemi di tutti i giorni, offrendo, al contrario, l'idea di esserci asserragliati nel palazzo, quasi timorosi di scendere in mezzo alla gente.

Riappropiamoci dell’essenza della nostra attività politica, che deve essere vista come servizio per gli altri e mai, mai per noi stessi.

Come avrete notato in questa mia breve introduzione non ho mai fatto nomi, non ho mai fatto riferimento a questo o a quello, ma ho usato sempre il NOI.

Purtroppo, molte volte, tante volte, aver dimenticato di essere una squadra, aver portato all'attenzione mediatica certi nostri mal di pancia, con dichiarazioni inopportune durante i lavori consiliari, con note stampa in replica altrettanto inopportune se non addirittura avventate, non ha giovato e non giova alla nostra amministrazione.

Siamo apparsi lontani dalla gente e per giunta litigiosi tra noi.

Noi stessi di fronte ad una simile situazione cosa penseremmo se non che questi politici non ci rappresentano più!!!

L’unità in una collettività  è un valore ineguagliabile.

Unità non significa  doverla pensare tutti allo stesso modo, se ciò fosse sarebbe certamente la fine, ma , nella diversità di opinioni, rispettarci come persone e come rappresentanti di una maggioranza  che deve avere, sempre e comunque, inciso nel proprio cuore e nella propria identità politica ed amministrativa il motto“Chieti prima di ogni cosa”.

 Concludo, invitando tutti noi, me per primo, a impegnare proficuamente queste ore per ragionare su quanto fatto fino ad ora, mettendo adesso e solo adesso, sul tavolo tutti i problemi, tutte le ragioni di certi disagi covati da tempo, ed alla fine stilare, insieme, un vero e proprio programma di fine consiliatura,  qualcosa di nuovo ed innovativo rispetto al passato, che tenga conto di quello che la gente vuole veramente, ma che sia soprattutto realizzabile, concretamente e fattivamente, nei circa 19 mesi che ci separano dalle elezioni.

 

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