Condannato all'Ergastolo Alessandro Chiarelli per l'Omicidio di Fulvio Declerch

15 Settembre 2023   19:25  

La Corte d'Assise di Chieti ha emesso la sentenza nell'ambito del processo per l'omicidio di Fulvio Declerch, avvenuto il 25 novembre del 2021. Alessandro Chiarelli, un 30enne di Popoli, è stato condannato all'ergastolo per aver ucciso l'amico Fulvio Declerch, infliggendogli ben 17 coltellate. Il delitto sembra sia stato scatenato da una lite tra i due a causa di una bottiglia di vino, avvenuta nella casa della vittima in presenza di due testimoni.

Successivamente, Chiarelli sarebbe tornato di notte a casa di Declerch, entrando attraverso una finestra e sorprendendo la vittima, a cui ha inflitto le ferite mortali con un coltello in varie parti del corpo. Successivamente, avrebbe cercato di disfarsi del corpo mettendolo su una carriola con l'intenzione di gettarlo nel fiume Pescara.

La sentenza è stata pronunciata oggi pomeriggio dal collegio presieduto dal giudice Guido Campli, con la giudice a latere Claudia Colangeli. Il pm Gabriella De Lucia aveva richiesto la condanna all'ergastolo, sottolineando le aggravanti del caso. Chiarelli, presente in aula e assistito dagli avvocati Gianluigi Tucci e Fabrizio Castellano, è stato anche interdetto in perpetuo dai pubblici uffici. Inoltre, è stato condannato a risarcire i danni in una sede separata e a versare una provvisionale di 50 mila euro a ciascuna delle parti civili presenti in aula, tra cui l'ex moglie e la figlia di Declerch.

Le parti civili si sono mostrate soddisfatte della sentenza. L'avvocato Emidio Antonucci ha dichiarato: "La responsabilità dell'imputato è emersa in maniera chiara attraverso l'istruttoria. Sono state riconosciute tutte le aggravanti, quindi la pena è congrua rispetto ai fatti che sono stati imputati".

L'omicidio è avvenuto nella residenza di Declerch, dove l'assassino è entrato dopo aver rotto una finestra. La vittima è stata brutalmente colpita con ben 17 coltellate, mentre giaceva a terra, subendo ferite al viso e al collo. L'escalation di violenza sembra sia stata innescata da una disputa riguardante una bottiglia di vino, che Chiarelli aveva cercato di ottenere da Declerch. Successivamente, Chiarelli è stato riconosciuto da un maresciallo dei carabinieri grazie alle immagini di una telecamera, mentre trasportava il corpo vicino al fiume Pescara, dove il cadavere di Declerch è stato poi ritrovato. Chiarelli aveva tentato di sbarazzarsi del corpo, ma poi era risalito senza la carriola.

Nell'ultima udienza, Chiarelli aveva rilasciato una dichiarazione spontanea, dichiarandosi "innocente ma non estraneo del tutto ai fatti." Aveva descritto il suo futuro da costruire e aveva menzionato i progetti di patente del camion che aveva in programma di conseguire.


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