Dirigenti ''esterni'' in Regione, i consiglieri Milano e Di Pangrazio vanno per le vie legali

27 Giugno 2013   15:48  

Riceviamo dai consiglieri regionali Luigi Milano e Giuseppe Di Pangrazio e pubblichiamo.

''A due mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale (non ulteriormente impugnabile, dunque da eseguire immediatamente ) che ha dichiarato illegittimo il conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti non appartenenti ai ruoli dell’amministrazione – come rilevato dall’Avvocatura dello Stato – il Presidente Chiodi continua a tenere in servizio soggetti “esterni” in virtù di una legge regionale decaduta.

In ordine ad essa la Suprema Corte ha scritto:

“il ricorso al conferimento di incarichi dirigenziali..costituisce un sicuro indizio dell’incongruenza della norma stessa… caratterizzata da una notevole vaghezza (è richiesta, genericamente, una “selezione”, senza che siano precisate né le modalità di svolgimento della stessa, né i criteri in base alla quale essa dovrebbe essere condotta”.

Due statuizioni, dunque:

- incarichi esterni non si potevano assegnare;
- l’attribuzione a soggetti estranei all’amministrazione è stata fatta senza che fossero prestabilite adeguate garanzia circa la loro selezione

Orbene: mentre la Regione non ha fondi per pagare gli stipendi al personale di numerosi Enti strumentali e sembrano vanificate da altra impugnativa governativa, le leggi che cercavano risorse da assegnare agli Enti culturali, formativi e operativi abruzzesi, restano a tutt’oggi, inopinatamente in servizio personaggi oramai “esterni” a tutti gli effetti.

Domani invieremo preciso esposto alla Procura della Corte dei Conti perché si rilevino le responsabilità contabili e la rifusione delle spese erogate.

Ci riserviamo altresì, di informare la Magistratura ordinaria in ordine alla presenza di eventuali, possibili elementi di rilevanza penale.''

 


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