Un
amico sostiene che l’emancipazione della donna è ambivalente, nel suo
lato peggiore consiste nell’avvicinarsi sempre di più al modello dal
quale dicono di volersi staccare, quello dell’uomo. E’ così? Non so,
probabilmente è un fatto di cultura personale, fare il verso al
maschio, ovvero appropriarsi di alcune “prerogative tipicamente
maschili”, è un modo per accrescere il proprio potere personale, non
tanto una scelta di un modello. Le professioni ne sono un esempio, le
donne hanno avuto e continuano ad avere pochi spazi - ed i peggiori -
nel mondo del lavoro, ma sono tanti gli esempi di donne che in ufficio
lottano meschinamente per la posizione e vessano i sottoposti. Un fatto
di cultura personale, non di sesso.
Una prerogativa tipicamente maschile, almeno nei luoghi comuni, è la guida dell’auto. Il detto abusato recita “donna al volante, pericolo costante”.
Recentemente due notizie mi hanno incuriosito in proposito.
La
Fondazione Ania per la sicurezza stradale sostiene che le automobiliste
sono più prudenti degli uomini e fanno meno incidenti (su circa 5.000
morti sulle strade nel 2007 le donne sono state 1.005). Tuttavia la
loro condotta si sta via via avvicinando a quella del maschio, con
crescente aggressività e numero di donne che guidano in uno stato
psicofisico alterato da alcol e droghe.
Le donne sono in testa alla
classifica negativa per comportamenti non ortodossi al volante: il
mancato uso delle cinture di sicurezza (14,3% contro il 12,6% degli
uomini) e l'utilizzo scorretto del telefono cellulare (14,3% contro
12,2).
Secondo Aci (giugno scorso) invece... donne al volante?
Nessun pericolo. I conducenti di autovetture coinvolti in incidenti
stradali in ambito urbano risultano per il 70% uomini e solo per il 30%
donne. La percentuale di maschi che ha perso punti è del 20,6% contro
il 9,0% delle donne.
Il rapporto uomo-auto, secondo Aci, sarebbe più "istintivo e intenso", mentre quello donna-auto è più "razionale e pratico". "Impariamo a usare l'auto dalle donne, che - dice Aci - hanno
con le quattro ruote un rapporto caratterizzato da maggiore freddezza
decisionale, più disponibilità all'intermodalità, minore aggressività
alla guida e, di conseguenza, anche minore incidentalità e meno punti
patente persi".
Comunque sia, che dire del progetto
"Scatola Rosa", un dispositivo satellitare che può essere applicato su
qualsiasi automobile che consente il collegamento 24 ore su 24 con una
centrale operativa che rileva, in tempo reale, un eventuale incidente?
Garantisce un pronto soccorso immediato in caso di incidente, un
servizio personalizzato di assistenza stradale ed un sos di emergenza a
tutela della sicurezza personale.
Proviamo a vedere alcuni casi reali in cui il dispositivo potrebbe… servire assolutamente a nulla, godetevi il video, ha dell’incredibile.
In ultimo, un pensiero di una donna al volante preso dal world wide web:
La citta è male illuminata.
Oggi, ho fatto la mia prima uscita notturna e ho dovuto girare sempre con gli abbaglianti accesi, per riuscire a vedere bene.
Tutti quelli che ho incrociato sembravano essere d'accordo con me perché anche loro accendevano gli abbaglianti; qualcuno ha acceso anche degli altri fari che aveva sull'auto.
L'unica cosa che non ho capito e perché suonavano.
Forse per spaventare un cane, o un gatto.
Va' a sapere!
(http://babboinprova.blogspot.com/)