Femminicidio a Roma: Donna Uccisa con Coltellate, Indagini in Corso

05 Settembre 2023   07:30  

Un altro tragico femminicidio ha scosso Roma, questa volta nel quartiere Trionfale, dove una donna di 52 anni, Rossella Nappini, è stata uccisa con ferite da coltello. Il suo corpo è stato rinvenuto nell'androne di un edificio. Gli investigatori ritengono molto probabile che l'aggressore fosse una persona che la vittima conosceva, il che ha portato a concentrare le indagini su un suo ex compagno, che è stato ascoltato in Questura insieme ad altre persone.

I primi a dare l'allarme sono stati i vicini e alcuni ragazzi, che hanno notato il corpo di Rossella riverso a terra nell'androne con diverse ferite all'addome, chiaramente inflitte da un'arma da taglio. Alcuni residenti affermano di aver udito urla nei minuti precedenti, ma quando sono affacciati dai balconi era ormai troppo tardi, e il corpo della 52enne era già stato coperto dal telo della polizia scientifica.

La squadra mobile è attualmente al lavoro per indagare sulla vicenda e sta esplorando varie piste. Tuttavia, alcune testimonianze sembrano indicare frequenti liti tra la donna e un compagno di origine magrebina, secondo quanto riferito da alcune persone conosciute dalla vittima. Queste testimonianze devono ancora essere verificate in modo completo.

La pm Claudia Alberti, del gruppo specializzato nelle violenze di genere, è intervenuta sul luogo per un sopralluogo. È stata anche disposta un'autopsia che determinerà il numero esatto di coltellate che hanno causato la morte della donna.

Al momento, permangono molte incertezze sulla dinamica dell'aggressione. È possibile che l'aggressore abbia ingannato Rossella con un finto appuntamento o l'abbia aspettata sotto casa, magari al suo ritorno dal lavoro. Ulteriori dettagli emergeranno nelle prossime ore.

Rossella, che era separata, viveva nell'appartamento del palazzo di via Giuseppe Allievo con le sue due figlie e una anziana madre di circa 80 anni. Nel 2018, in occasione del suo compleanno, aveva chiesto come regalo una raccolta fondi per donazioni alla "Casa delle donne per non subire violenza", dimostrando il suo impegno contro la violenza di genere. L'infermiera aveva inoltre sostenuto la difesa del suo ospedale, il San Filippo Neri, durante un periodo di minaccia di chiusura e aveva combattuto contro la privatizzazione nel settore sanitario. In una lettera inviata a un giornale settimanale nel 2012, aveva lamentato il declino dell'assistenza pubblica e aveva sollecitato l'intervento di un ministro dell'epoca. La sua tragica morte ha scosso la comunità e lasciato una profonda tristezza tra coloro che la conoscevano e la amavano.


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