Gioia dei Marsi, cenni storici e turistici

04 Luglio 2012   13:54  

Gioia dei Marsi a 735 m. s.l.m. è situata nell’ansa sud orientale del bacino del Fucino.
Il borgo ha origine nel X secolo, dopo l’invasione dei Saraceni, quando i villaggi del piano furono abbandonati a favore dei centri fortificati posti in zone più elevate. Questa località oggi è denominata Gioia Vecchia (1400) ed è situata in prossimità del passo del Diavolo al margine settentrionale del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Nel 1220 subisce il saccheggio da parte delle truppe di Marco Sciarra Colonna; nel XVI secolo appartiene ai Piccolomini e poi agli Sforza.
Nel 1807 dopo una feroce incursione di banditi, il paese venne abbandonato, i suoi abitanti si trasferirono in localit à Manaforno e cominciò ad acquisire dimensione ed importanza di vero e proprio centro abitato.
Nel 1915 venne completamente distrutta dal terremoto e ricostruita più in basso; per questo motivo del patrimonio storico artistico restano ben poche cose.
Tra le emergenze turistiche ricordiamo: la torre di avvistamento che arroccata su di uno sperone roccioso domina tutta la conca del Fucino.
Nella frazione di Sperone e nei dintorni sono visibili ruderi fortificati con mura poligonali, resti funerari e tracce di un teatro che molti ritengono appartenesse alla città di Archippo sommersa dalle acque del lago Fucino in epoca lontana. Nella frazione di Casali D’Aschi, invece, sono state ritrovate tombe risalenti al secondo secolo dopo Cristo, un sarcofago dell’età mesolitica, corredi funerari, monete, vasi, bronzi.
La vecchia Gioia dei Marsi presso il valico tra il bacino del Fucino e la valle del Sangro ormai è solo un ammasso di rovine, ma adiacente ad essa vi è la zona di protezione del parco.


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