Giorno Ricordo, Montesilvano ha ricordato vittime foibe

12 Febbraio 2015   11:57  

Anche Montesilvano ha celebrato il Giorno del Ricordo, dedicato alla commemorazione delle vittime delle Foibe e dell'esodo degli italiani da Istria, Fiume e Dalmazia.

Il comandante della Direzione Marittima di Pescara, Enrico Moretti, insieme col presidente del Comitato provinciale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Mario Diracca, il viceprefetto aggiunto Maria Di Cesare, e il presidente del Consiglio comunale Umberto Di Pasquale, hanno deposto una corona, benedetta da don Lorenzo, vicario parrocchiale della Chiesa Sant'Antonio, presso il Monumento delle vittime delle Foibe, in piazza Guy Moll. 

"La Giornata del ricordo - ha affermato Di Pasquale nel suo discorso - istituita solo nel 2004, assume un'importanza morale e storica di rilevanza nazionale. Abbiamo il dovere di onorare i martiri e di dare un giusto riconoscimento a chi subi' il dramma dell'esodo.

Abbiamo il dovere di non abbassare la guardia, perche' e' necessario tenere sempre viva la voglia di verita': l'intolleranza e l'odio, infatti, sono sempre in agguato.

Dalla memoria e dalla storia dobbiamo trarre lezioni per l'oggi e per il futuro, per essere forti nel costruire la pace, la tolleranza, l'accoglienza dell'altro.

E la memoria, per protrarsi nel tempo, per passare da generazione a generazione - ha aggiunto Di Pasquale - ha bisogno di essere rinvigorita continuamente. Oggi abbiamo il dovere di insegnare, diffondere, difendere e promuovere quegli ideali di liberta', di tolleranza, di solidarieta' e di rispetto che costituiscono il miglior antidoto contro ogni sorta di discriminazione fra i diritti delle persone e delle genti". 

Toccante il contributo di Mario Diracca che ha sottolineato l'importanza e il dovere di ricordare questo dramma, citando le parole di Stefano Petris, che nel 1945 scrisse il suo testamento la notte prima di essere ucciso. "Non piangere per me. Non mi sono mai sentito cosi' forte come in questa notte di attesa, che e' l'ultima della mia vita.

Tu sai che io muoio per l'Italia. Domani mi uccideranno. Non uccideranno il mio spirito, ne' la mia fede" scriveva Petris, rivolgendosi a sua moglie.

Alla cerimonia erano presenti anche alcune classi della scuola secondaria di primo grado, dell'Istituto Comprensivo Villa Verrocchio, del Liceo Scientifico C. D'Ascanio, le associazioni combattentistiche e d'Arma del territorio e rappresentanti delle Forze dell'Ordine, come il comandante di Stazione dei Carabinieri Giovanni De Luca e il maresciallo Anna Piscione, della Polizia Locale di Montesilvano.


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