Giovani stelle stregate dal botox. Il corpo tradito

Le labbra rifatte di Lindsay Lohan

19 Agosto 2009   19:09  

Lindsay Lohan si è rifatta le labbra. Circa una settimana fa, la rossa starlette americana meglio nota come “Lilo” pare sia apparsa a giornalisti e fotografi sfoggiando labbra più turgide e gonfie, palesemente diverse da quelle pallide, rosee e disegnate che madre Natura le ha dato in dotazione. Reduce da un grossolano intervento per sua fortuna provvisorio, la Lohan si era mostrata, due anni fa, con un labbro superiore visibilmente sproporzionato, che un eccesso di Juvéderm (noto composto a base di acido ialuronico ed anestetico) aveva gonfiato a dismisura, portando stampa, tv e paparazzi assatanati, alla rincorsa dello scatto più fedele di quello che agli occhi del pubblico era apparso come l’ennesimo tentativo, da parte della giovanissima e talentuosa attrice, di portare l’attenzione su di sé, alimentando un’immagine che tuttavia poco aveva a che fare con l’idea di donna sexy e volitiva che l’improvviso turgore aveva il compito di rivelare.

Ebbene, non contenta della temporanea deformità labiale inflitta nel 2007 allo stesso faccino lentigginoso e magnetico che anni addietro l’aveva fatta sfondare nel grande Cinema americano, quest’anno Lindsay ci riprova mostrando di aggiustare il tiro, ma continuando a mancare il bersaglio. Gonfie, tumefatte e soffocate da svariati strati di gloss brillante, le labbra di Lilo si affacciano dai tabloid di tutto il mondo come due piccoli canottini rosa spiaggiati su un viso che non li riconosce. Un’operazione che alcuni fan dell’attrice non hanno esitato a definire  “folle”, “insensata”, “fuori luogo”.

In effetti, se anche temporanei (in quanto destinati ad essere assorbiti dall’organismo) i componenti incaricati di rendere più sensuale la bocca di Lilo pare abbiano fallito l’obiettivo: l’aspetto aristocratico che una bella bocca dimensionata, sottile e ben disegnata conferiva al viso della giovane star, è stato infatti sostituito da due piccoli gommoni ingombranti e sformati, che l’attrice non esita a sfoggiare con orgoglio e -almeno apparente- compiacimento.

Così, dopo essere più volte dimagrita fino a varcare le dolorose soglie di anoressia e bulimia, dopo aver torturato i suoi splendidi capelli rossi tingendoli ogni volta di un colore diverso, ed essersi inflitta una a dir poco superflua mastoplastica additiva, Lindsay ha sferrato l’ennesimo colpo al suo stupendo corpo, questa volta scegliendo il viso, prima sede corporea dell’identità umana, per portare avanti la battaglia che da anni conduce contro se stessa.

Che cosa porti donne bellissime a profanare l’identità del proprio volto è fin troppo noto. Tra i fattori che determinano tali scempi, la ricerca della perfezione come scudo da una vita imperfetta, emotivamente caotica, psicologicamente sofferente. Quando si fugge da se stessi, un dolore antico può travestirsi e prendere corpo in un naso importante, uno zigomo considerato anonimo, una bocca giudicata troppo gentile per eccitare le fantasie dello spettatore, un ventre generoso colpevole di essere diventato adulto … la rimozione o la compensazione chirurgica della sofferenza sarà allora il passo successivo, a sua volta seguito dal convincimento di essere diventati più attraenti, più sensuali, di aver dato valore alla propria immagine, dimenticando che è l’unicità di un volto in mezzo a mille altri ad accendere uno sguardo, non la sua omologazione a ciò che il mercato mediatico ritiene sia più o meno di moda in un determinato periodo.


Gli orrori e i miracoli della chirurgia plastica


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Gli interventi andati male

 

 

 

 

Giovanna Di Carlo


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