Rompe il silenzio Gioacchino Giampaolo Giuliani, il ricercatore che
avrebbe scoperto il metodo di prevedere i terremoti, ivi compreso
quello del 6 aprile, attraverso la misurazione delle concentrazioni di
gas radon in atmosfera concomitanza di eventi sismici. Affiancato dai
sui legali Giuliani ha reso noto che d'ora in avanti querelerà chiunque
assocerà al suo nome ad allarmi su imminenti terremoti.
E aggiunge: qualora dovessi rilevare aumenti della concentrazione del
gas radon non provvederò più ad avvertire le autorità, né a darne
notizia attraverso stampa e televisioni. Una sorta di auto-censura che
però non è una resa: il mio metodo, ribadisce con forza, se anche
incontra una incomprensibile ostilità da parte della scienza ufficiale
italiana, è guardato invece con grande interesse all'estero. E conclude
convinto: fossero stati presi seriamente in considerazione i miei
grafici prima del sei aprile, forse si poteva salvare qualche vita
umana.
DOMANI PUBBLICHEREMO INTEGRALMENTE LA CONFERENZA STAMPA
Il comunicato stampa di Giuliani
Il presente comunicato, che si rende necessario al fine di scongiurare
la ripetizione dei fenomeni di allarme sociale che si sono verificati
nei giorni scorsi senza che gli stessi fossero riconducibili a
dichiarazioni effettivamente rese da Gioacchino Giuliani, persegue
l’obiettivo di chiarire agli organi di stampa, affinché ne possano dare
corretta notizia alla collettività, taluni aspetti inerenti agli studi
dal medesimo condotti in ordine alla possibilità di poter prevedere la
verificazione di eventi sismici con un sufficiente anticipo, che può
essere stimato in 6 – 24 ore.
Pur non potendosi consegnare alla presente nota la compiuta spiegazione
della teoria sviluppata da Gioacchino Giuliani, in brevissima sintesi
può dirsi che detta teoria si fonda sull’assunto secondo cui gli
aumenti di energia che si registrano all’interno della terra in
occasione degli eventi sismici sono preceduti da rapidi incrementi
della concentrazione del gas radon, i quali possono essere registrati e
quantificati in aria mediante la misurazione dei fotoni gamma emessi a
seguito del decadimento del radon e dei suoi elementi figli, effettuata
utilizzando i rilevatori realizzati dallo stesso Gioacchino Giuliani,
fatti oggetto di apposito brevetto rilasciato in data 20.12.2002
dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
Il fondamento della teoria di Gioacchino Giuliani è condiviso da altri
scienziati che, da anni, si occupano dello studio dei terremoti e, è
nostra opinione, esso risulta ulteriormente confortato dall’analisi del
grafico composto che può essere ottenuto sovrapponendo al grafico che
rappresenta l’andamento dell’energia accumulata dal 15 gennaio al 15
aprile nel sottosuolo del territorio aquilano quello, inerente allo
stesso periodo e allo stesso territorio, riguardante l’andamento del
gas radon secondo la misurazione di esso effettuata a mezzo dei
rilevatori realizzati da Gioacchino Giuliani.
Quest’ultimo si è già dichiarato disponibile a mostrare i dati in
proprio possesso, anche quelli inerenti ad altri fenomeni sismici
accaduti negli anni precedenti, ad una commissione scientifica che, in
ipotesi, dovesse essere costituita per procedere all’approfondimento
che la rilevanza della materia sembrerebbe consigliare.
Ciò nonostante, fino ad oggi non è pervenuta alcuna richiesta in tal
senso, sicché viene espressamente rinnovata la disponibilità di
Gioacchino Giuliani a mostrare ad una commissione di riconosciuta
imparzialità i risultati dei propri studi.
Precisato quanto sopra, in ragione dell’indicato fine di voler evitare
la ripetizione della ingiustificata propagazione di allarmi sociali, la
cui genesi da taluni è falsamente ricondotta a Gioacchino Giuliani,
viene oggi precisato che in futuro, così come è sempre avvenuto fino ad
oggi, nonostante quanto di segno contrario sia stato a più riprese
riportato dagli organi di informazione, qualora egli dovesse rilevare
aumenti della concentrazione del gas radon non provvederebbe certamente
a predire eventi catastrofici alle autorità, né a darne notizia
attraverso canali di comunicazione informatica e televisiva, né
tantomeno mediante l’utilizzo di metodi meno attuali, che pure gli sono
stati attribuiti, quali il ricorso al megafono.
Gioacchino Giuliani non riveste, infatti, alcun ruolo istituzionale e,
oltretutto, il fondamento scientifico degli studi dal medesimo condotti
viene apertamente contestato, come noto, da molti di coloro che oggi
rivestono ruoli istituzionali.
Per tale ragione Gioacchino Giuliani, qualora ciò dovesse accadere,
potrebbe al più privatamente segnalare, esclusivamente alle persone che
ripongono fiducia nel suo studio, come anche accaduto nei momenti che
hanno preceduto il sisma del 6 aprile e come raccontato da una
testimone mediante un video pubblicato sulla rete internet e
inopinatamente oscurato, l’eventuale rilevazione dell’aumento del gas
radon affinché le stesse possano liberamente decidere quale
comportamento mantenere.
Al tempo stesso ed in conseguenza di ciò, Gioacchino Giuliani
espressamente diffida chiunque, soggetti privati, soggetti pubblici e
organi di informazione, dall’associare al suo nome eventuali allarmi
che egli non hai mai lanciato, né lancerebbe in futuro e,
anticipatamente, dichiara che, qualora ciò dovesse avvenire,
provvederebbe a sporgere formali querele nei confronti dei soggetti che
di ciò dovessero rendersi autori.
Così come, in ragione delle gravi diffamazioni di cui è stato in più
occasioni fatto oggetto, dichiara di aver già conferito incarico di
sporgere querela nei confronti di quanti, in più occasioni, si sono
resi autori, a suo danno, del reato di diffamazione.