I profili degli arrestati: storie di potere nella Marsica

Gli indagati dalla Procura della Repubblica

03 Agosto 2010   11:05  

Sono 5 gli indagati dalla Procura della Repubblica di L'Aquila per reati connessi agli affari della riucostruzione della Repoubblica. Si tratta di Ezio Stati, della figlia Daniela, assessore regionale, dimissionaria, sulla quale pende un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici, del compagno Marco Buzzelli, dell'ex deputato di Forza Italia Vincenzo Angeloni e di Sabatino Stornelli, attuale amministratore delegato di Selex Service Management, societa' di Finmeccanica.

Il carcere e' scattato per Ezio Stati e Vincenzo Angeloni mentre Marco Buzelli e' agli arresti domiciliari. Per Stornelli infine, è stato disposto l'obbligo di dimora nel Comune di Roma. 

EZIO STATI

 


Ezio Stati 63 anni, ex democrtistiano poi passato a Forza Italia dopo una breve permanenza nell'Udeur, balza alla ribalta della politica nell'ottobre del 1992, all'indomani dell'arresto - il 30 settembre - della giunta regionale presieduta da Rocco Salini, democristiano come lui.

Non fu un esordio in sordina, il suo, dal punto di vista del peso degli incarichi. Infatti, al suo esordio nella grande politica abruzzese, Stati portò a casa due deleghe importanti: ai lavori pubblici e alla politica della casa.
Stati era il tesoriere regionale della DC che nell'Abruzzo di vent'anni fa continuava a raccogliere percentuali elettorali bulgare. Fu arrestato per il suo ruolo nello scorcio dello stesso 1992, ritirandosi, per la prima volta, dalla politica.

Pausa breve, perché, Stati capì il neonato partito di Forza Italia, creato in un paio di mesi poteva davvero sostituire la sua Dc nella raccolta del consenso elettorale e nella gestione del potere.

Nel 1995 era già con Silvio Berlusconi, e alle prime elezioni regionali del dopo Tangentopoli, Stati non si presentò, passo gli anni che seguirono a radicare la forza del partito e il suo potere politico in tutta la Marsica. Azione di successo, nel 2000 fu infatti eletto consigliere regionale nelle file di Forza Italia, nel turno che portò al potere il centrodestra con Giovanni Pace presidente della giunta.

Nel 2003 la Cassazione gli confermò la condanna definitiva a due anni e quattro mesi per il reato di corruzione. I fatti per i quali Stati era finito sotto processo risalivano al 1989. Secondo l'accusa, Stati all'epoca segretario provinciale della Dc, in cambio di 100 milioni di vecchie lire, aveva favorito l'assegnazione di un appalto a due imprenditori marsicani, finiti a loro volta sotto inchiesta. L'appalto riguardava i lavori di costruzione della discarica di Santa Lucia ad Avezzano.
Stati si è sempre difeso dicendo che nelle sue tasche non era finita nemmeno una lira: tutti i soldi erano andati alla Democrazia cristiana.
Questa condanna impedì a Stati di rientrare nel consiglio regionale che aveva lasciato, nel febbraio 2002, in seguito alla sospensione, con decreto del presidente del consiglio dei ministri, proprio in conseguenza della sua vicenda giudiziaria.
Stati annunciò un nuovo ricorso alla Corte europea.
Di fatto Stati è entrato e uscito dalla politica abruzzese facendo tutto ciò che c'era da fare: segretario provinciale, tesoriere, consigliere regionale, assessore. Inciampando nel reato di corruzione e resuscitando nel migliore dei modi fino ad accarezzare il sogno di diventare, fra due anni, sindaco di Avezzano, la città in cui è nato 63 anni fa.

La sua strenua difesa ha attraversato gli anni '90 fino a giungere alla decisione di lanciare la figlia Daniela Stati.

 

 

Insieme ad Ezio Stati è finito in carcere Vincenzo Angeloni

 

VINCENZO ANGELONI


Angeloni è originario di Aielli, 58 anni medico odontoiatra, che ben presto ha smesso il camice per buttarsi in politica. Uomo di centrodestra, nel 1996 è stato eletto alla Camera nel collegio Avezzano 2 con la casacca di Alleanza nazionale. Durante l' incarico parlamentare ha accresciuto il bagaglio di conoscenze nella Roma che conta ed è entrato nei palazzi di Finmeccanica. E' ancora deputato l'anno dopo, quando ha rilevato l'Avezzano calcio, in C1, da Mauro Gentile. Al suo fianco Luciano Gaucci. Ma il club marsicano fallisce dopo un paio di anni, ed è un tormento. Dall'inchiesta penale esce innocente ma il pallino del calcio continua e cresce la voglia di riscatto.

EE' stato anche dirigente della Roma di Anzalone e poi vice presidente in quella del compianto Dino Viola. «Ero al suo fianco», raccontava con orgoglio, «quando nel 1983 abbiamo vinto il secondo scudetto con Liedholm in panchina».

Tifoso giallorosso, ma con la Marsica nel cuore, Marsica dove i suoi comportamenti gli hanno creato più antipatie che consensi.

Angeloni dopo Avezzano e Roma riparte dalla periferia, la natia Aielli, di cui è diventato presidente, per poi celebrare la fusione con l'Asd Pescina, nel luglio del 2005, e dar vita alla Valle del Giovenco. Che ha condotto a un'ascesa irrefrenabile fino alla terza serie calcistica nazionale. Senza badare a spese.

Il pallino del calcio lo porta ad allearsi con tante persone diverse, Angeloni non fa nulla da solo. L'ultima avventura lo vedo al fianco di Sabatino Stornelli, nella Valle del Giovenco. Una collaborazione calcisticamente fallimentare: tanti soldi spesi, retrocessione ai play out e mancata iscrizione alla Seconda divisione, roba di un mese fa. La fine di un'epoca. Poi, la perquisizione della Guardia di Finanza della settimana scorsa nella sede di via Diaz, nell'ambito dell'inchiesta su Finmeccanica a Napoli. E, infine, l'arresto di ieri mattina.

Attualmente Angeloni risulta amministratore unico della Securtade srl e consigliere dell'Aja della Cnites - con conoscenze ed entrature nelle stanze del potere.

 

Agli arresti domiciliari è invece finito Marco Buzzelli, compagno dell'ex assessore regionale Daniela Stati

MARCO BUZZELLI

53 anni professore di educazione fisica al Liceo Scientifico di Avezzano, è una persona molto conosciuta nella Marsica,

Figlio di un dipendente dell'Arssa, da giovane ha sempre coltivato la sua passione per la musica, esibendosi con successo anche come cantante in vari locali privati della Marsica.
I colleghi di lavoro hanno accolto la notizia in maniera traumatica dal momento che tutti lo considerano come una persona seria, riservata e motivata nel trasmettere, ai suoi allievi, la passione per lo sport in generale e per l'attività fisica in particolar

Specializzato anche nel sostengo presta servizio nel Liceo Scientifico «Vitruvio Pollione» di Avezzano da oltre dieci anni.
Da diverso tempo aveva manifestato anche il suo interesse verso la politica. Proprio nel 2002, prima di diventare compagno di Daniela Stati, alle elezioni amministrative di Avezzano, si era candidato nella lista dei Liberal Abruzzo a sostegno del candidato del centro-destra Antonio Floris.
Una piccola parentesi non coincisa con l'elezione

 

A Sabatino Stornelliè stato disposto l'obbligo di dimora nel comune di Roma

SABATINO STORNELLI

Stornelli, marsicano a Roma, è amministratore delegato di Selex Service management e Seicos.

Quando Lamberto Quarta, già braccio destro di Ottaviano Del Turco, nel febbraio 2007, assume la carica di presidente di Abruzzo Engineering,lLa società consortile per azioni controllata dalla Regione,  trovando subito come partner il colosso industriale Finmeccanica, nel consiglio d'amministrazione, con sindaci e amministratori, siede  Sabatino Stornelli. Mssione: autostrade telematiche.

Ben presto Abruzzo Engineering va in crisi per mancanza di commesse. Nell'estate del 2009, 200 dipendenti finiscono in cassa integrazione. Scattano le trattative post-terremoto che sono anche oggetto d'indagine.

Il sindacato Ugl accusa il partner industriale Finmeccanica, presente nel cda con Selex Service Management, di «aver ricevuto commesse da Abruzzo Engineering per 23 milioni di euro e di essere intervenuta tardi per partecipare al salvataggio». Selex aveva deciso di fare «cospicui affidamenti di attività alla medesima società per circa 10 milioni di euro spalmati in tre anni».

Si avvicina l'uscita di scena di Stornelli visto che pochi mesi dopo, il 16 novembre, viene eletto il nuovo consiglio d'amministrazione. Presidente e amministratore delegato di Abruzzo Engineering è l'avvocato aquilano Francesco Carli. Nel cda sparisce il nome di Stornelli, che lascia il posto a Stefano Carlini, dirigente di Selex Service Management, in rappresentanza di Finmeccanica.

Tra i vari appalti che fanno gola a Stornelli anche quelli di autostrade reali, di cemento.

Come riporta il quotidiano il Centro, Marco Lillo de Il Fatto quotidiano ricorda che, Paolo Berlusconi, fratello del premier, entra in scena nella gara milionaria per l'affare del «Celeritas», l'omologo del più famoso «Tutor», cioè il sistema di controllo della velocità sulle strade italiane. Finmeccanica, proprio attraverso Stornelli, che può vantare un'amicizia col fratello di Berlusconi, aveva messo gli occhi addosso, fin dal 2006, anche sull'appalto per controllare «l'unico server dove, secondo i progetti degli ultimi due governi, dovrebbero confluire tutte le intercettazioni disposte dalle Procure».

 

Stornelli si dedica al calcio, una delle sue passioni. Il 26 luglio 2009 il manager del gruppo Finmeccanica diventa il nuovo capo della Valle del Giovenco (Prima divisione). Prende il posto di Luca Mastroianni.

 

 

 

 

 


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