Il Giornale contro i Draquiliani ingrati e lamentosi

15 Giugno 2010   13:11  

Torna alla carica il  giornalista Alessandro Sallusti ( nella foto), che dalle pagine de Il Giornale,  questa volta attacca il sindaco e vice-commissiario Massimo Cialente, e anche i cosiddetti draquilani. La tesi che si sostiene è che se le cose a L'Aquila non vanno per il verso giusto, a dikfferenza di prima qiuando c'era Berlusconi e Bertolaso, la colpa è di Santoro, Guzzanti, e di tutti coloro, aquilani e sindaco compreso, che hanno criticato l'operato di Berlusconi e di Bertolaso.

Prima di lasciarvi alla lettura dell'articolo, è bene ricordare gli esiti di un'inchiesta del Giornale, a firma dell'inviato speciale Gian Marco Chiocci, in cui si informava del fatto che il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, sempre lui, si era sistemato, a seguito del sisma,  con alcuni suoi familiari in una villa-residence extra lusso  dal prezzo di 400 mila euro, alla faccia dei terremotati nelle tende.
Da quell'inchiesta ne era nata anche un'interrogazione parlamentare. Il ministro Elio Vito in risposta a tale interrogazione ha reso noto alla Camera che in seguito ad una ricostruzione dei fatti è emerso che l'episodio denunciato dal Giornale di Feltri non è mai accaduto: “Non era una villa su due livelli con piscina e vista mare a ospitare la famiglia di Massimo Cialente, ma un appartamento senza angolo cottura, con vista sulla statale e una piccola vasca centrale, scomodo e rumoroso. E comunque, il sindaco dormiva all’Aquila, in un camper.''
Ed ora buona lettura.


Il sindaco di Draquila adesso chiede aiuto


di Alessandro Sallusti


Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, Pd, ha lanciato ieri un drammatico appello al Paese. Dice che le risorse sono finite, che la ricostruzione è ferma, che il Paese deve riaccendere i riflettori su una città allo stremo e bisognosa di aiuto. Non dubitiamo, probabilmente tutto questo è vero. Il problema è un altro. Perché Cialente, oltre che sindaco, è autorevole membro di un’area politica, quella di sinistra, che dal giorno dopo il sisma si è impegnata a tempo pieno per negare i successi dei soccorsi e dell’assistenza, per ridicolizzare il premier che di fatto si trasferì in pianta stabile in Abruzzo per guidare personalmente i primi interventi, per minimizzare quel miracolo italiano che è stata la costruzione a tempo di record degli alloggi antisismici per gli sfollati. È la stessa area politica che ha messo nel mirino Bertolaso e la Protezione civile, indicandoli al Paese come il male assoluto, che si è battuta contro procedure speciali e vie preferenziali nella gestione delle emergenze, che ha trasformato una legittima inchiesta giudiziaria su fatti specifici (che al momento con l’Aquila ha poco a che fare) in una delegittimazione completa di un sistema di intervento che avrà avuto anche falle ma che in quanto a efficienza non è stato secondo a nessuno.
Già, quali riflettori vorrebbe riaccendere Cialente? Forse quelli usati da Sabina Guzzanti per girare Draquila, il film cult della sinistra proiettato tra gli applausi a Cannes che fa passare il governo Berlusconi e i soccorritori come una manica di incapaci approfittatori? O forse le luci che piacciono a Cialente sono quelle che hanno illuminato i collegamenti con Annozero e Santoro, durante i quali i pochi casi di inefficienza e ingiustizia venivano spacciati per regola generale? O ancora, sono piaciuti al sindaco i riflettori che la stampa ha acceso sulla notizia che gli scienziati italiani, caso unico al mondo, sono finiti sotto inchiesta per non aver saputo prevedere giorno e ora della grande scossa?
Da otto mesi, caro sindaco, il suo segretario di partito, Bersani e la sua cricca sputano veleno, aggiungendo fango di parole a quello delle vostre montagne. Per una volta, evidentemente gli italiani hanno creduto alla sinistra: se lì dalle sue parti è tutto un magna magna e circolano soltanto imbecilli, mi sembra logico che sia scattato il disinnamoramento. Avete messo il governo all’angolo e ora vi lamentate che non stia al centro del ring. A fare che cosa? A prendere cazzotti da voi dovendo tenere le mani basse perché quando ci sono di mezzo morti e sofferenza non si può reagire anche se si è nel giusto? Fino a che all’Aquila ci sono stati Berlusconi e Bertolaso i problemi sono stati affrontati e risolti. Li avete di fatto cacciati mettendo in piazza anche il popolo delle carriole e ora vi lamentate.
Avremmo voluto sentire forte la voce del sindaco contro la Guzzanti che portava nel mondo una immagine falsa del nostro Paese e del nostro governo. Non è successo. Se lo avesse fatto oggi sarebbe più credibile e autorevole nel chiedere aiuto. Anche se per l’autocritica, e le scuse, non è mai troppo tardi.''

A seguire una breve rassegna di pagati commenti dei frequentatori del sito de Il Giornale e lettori di Sallusti

orso bruno

Cerchiamo di fare il punto. Secondo ciò che scrivono alcuni aquilani : Berlusconi si sarebbe fatto in quattro per avere una passerella e farsi pubblicità.Invece la Guzzanti..... Alcuni aquilani si vergognano di essere italiani.( Alla faccia della gratitudine) Sapete che vi dico ? Mi hanno schifato. Se capiterà ancora qualcosa cerchino aiuto altrove.

lulumicianera
Sig.sindaco e sig.a presidentessa,avete agito molto male,avete disgustato con le vostre stupide uscite politiche con le cariole intonse,con le critiche per i corredi delle case,per il fatto che vi siete dimostrati gretti ,ingrati stupidi oltre ogni misura,servi e leccapiedi dei vostri capoccia del partito,sputando sul grande lavoro di tutti.Arrangiatevi da soli,siete i migliori ,sapete fare solo voi ed allora fate.Auguri

map49
che non venga in mente a qualcuno di aprire nuove collette o aiuti,gli aiuti se li faccia dare dalla guzzanti,suo padre,bersani,di pietro e dai comunisti. io di certo non mi farò commuovere come la prima volta,niente più soldi a chi piace sputtare nel piatto dove mangia.

aldogam

Carissimo Cialente, è inutile che lei ora lanci accorati appelli. La sua sinistra è riuscita a trasformare un vero miracolo di efficienza ed abnegazione in una serie di faldoni in procura. Nulla di ciò che si è fatto è stato salvato, anzi, chi ha lavorato oggi si trova perlomeno inquisito, mentre il presidente del consiglio è stato insultato e sbertucciato da una guitta comunista con il suo beneplacito.

Nanadry

Non ci chiedete una lira??andatevene in africa con la dandini???hahahahahaha,siete ridicoli,mi fate morire dalle risate...

Michimaus

Caro Elfrasco... Per il terremoto ho donato 100 Euro, poca roba ma per mè e stato cmq uno sforzo, l'ho fatto convinto di aiutare chi avesse più bisogno di mè. Bhe.. Spero proprio che la mia donazione non sia finita nelle sue tasche o in quella dei suoi pseudo 100.000 ingrati. Persone come lei fanno si che l'Italia va a rotoli, mordere la mano che ti nutre...neanche un cane lo farebbe! Il terremoto e una calamità naturale, voi siete una naturale calamità per il paese. La prossima volta i 100 Euro me li mangio alla faccia vostra

 


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