Incidenti sul lavoro, allarme in Abruzzo: nell'ultima settimana 7 casi, tre mortali

E' un bilancio che fa accapponare la pelle: sette persone sono rimaste ferite in incidenti sui luoghi di lavoro nell'ultima settimana in Abruzzo.

Agosto si era chiuso con l'incidente allo stabilimento della "De Cecco" di Ortona dove morì Massimiliano Bucci.

I primi otto giorni di settembre hanno fatto registrare sette incidenti sul lavoro, di cui tre mortali: il primo a L'Aquila venerdì scorso, il giuliese Nicola Salvi nello stabilimento di carpenteria metallica della Forex a Bazzano è deceduto dopo che improvvisamente una trave di circa dieci metri sorretta da catene si è staccata piombandogli addosso, insieme a lui è rimasto ferito un collega;
domenica è accaduto di nuovo, stavolta a Bugnara, dove a rimetterci la vita è stato un giovane di 22 anni che stava operando al sistema elettrico di un faro ed è rimasto folgorato da una potente scarica elettrica;
ieri un altro operaio è morto cadendo in un cantiere alla perfieria di Avezzano.

Ma gli incidenti si susseguono. L'ultimo stamattina alla Otefal di Bazzano, a L'Aquila, dove a un operaio che stava facendo lavori di ripulitura e manutenzione di un rullo meccanico, per cause in corso di accertamento, il braccio sinistro gli è finito sotto il macchinario. L'altroieri, martedì, sempre a L'Aquila, un operaio di una ditta di Roseto degli Abruzzi è finito in prognosi riservata dopo essere precipitato dall'ultimo piano al primo piano dell'edificio privato in cui si stavano svolgendo dei lavori di ristrutturazione.

Lunedì a Civitella Alfedena un operaio è rimasto schiacciato sotto un Dumper che si è ribaltato. Nel cantiere, in area Parco nazionale d'Abruzzo, stavano eseguendo dei lavori per la costruzione di un muro di contenimento e il mezzo e' impiegato per trasportare inerti edili o anche conglomerati impastati e pronti all'uso.

Sabato scorso a Santa Teresa di Spoltore un operaio di 40 anni è stato ricoverato in prognosi riservata dopo un incidente in una azienda agricola. Stava caricando delle casse di cipolle sul cassone di un camion quando la sponda del mezzo si e' aperta e lo ha colpito prima sul volto e poi sul torace.

Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di lavoratori stranieri.