"Ju tarramutu" di Pisanelli, il 24 novembre a L'Aquila

MicroMega "esempio di solidarietà fattiva"

22 Novembre 2010   12:47  

Dopo l'anteprima nazionale a Firenze, al Festival dei Popoli, il film "Ju tarramutu" di Paolo Pisanelli arriva  all'Aquila.

C’è una cosa che nessuna tv, nessuna radio può riportare fedelmente: il silenzio. Nei primi giorni dopo il sisma il silenzio era ovunque. Non solo tra le macerie. Le persone andavano in giro come fantasmi. In mezzo alla gente c'era il silenzio, dentro la testa c'era il silenzio”. 

Mercoledì 24 novembre, "Ju tarramutu" sarà presentato alle ore 18.30, a L'Aquila al cinema Movieplex.
Colonna sonora: Animammersa. 



 

 

Questa la recensione apparsa su MicroMega 
di Giona A. Nazzaro

"I giornali e i media possono anche tentare di indurci a credere che L’Aquila sia tornata alla normalità. Fa parte del gioco, sporco quanto si vuole, ma fa parte, purtroppo, del “gioco”. Paolo Pisanelli, invece, gioca su un tavolo completamente diverso. Quello della trasparenza, della controinformazione che diventa informazione tout court, scendendo in campo al fianco di quanti ancora vivono in condizioni di disagio, che sono esclusi dalla vita della loro città e che sono stati beffati dalle trame affaristiche della “cricca” che fa capo a Bertolaso e ai suoi amici, che hanno lucrato sulla ricostruzione.

Ju Tarramutu, però, non ripropone le tesi di Draquila della Guzzanti. Il film di Pisanelli, mosso da un profondo senso civico di stare al fianco della popolazione aquilana, oltre a essere uno dei film italiani più appassionanti degli ultimi anni, cui nuoce, a voler essere severi a tutti i costi, un certo eccesso di enfasi espositiva, non si limita a registrare le disfunzioni di un governo che ha usato la catastrofe come operazione di lifting politico.

Pisanelli, attraverso il suo film, sperimenta, con la gente del posto, una forma di autentica democrazia partecipativa. Lo spazio del film di Pisanelli diventa letteralmente uno spazio pubblico, un’agorà, nella quale e dalla quale, far risuonare le voci della gente di L’Aquila, che dopo le bugie e la truffa del governo, ha deciso di prendere nelle proprie mani la gestione dei problemi della ricostruzione. Pisanelli, quindi, non solo filma e documenta, ma si concede anche il lusso di ricostruire, inventare, coinvolgendo nel “gioco del cinema”, coloro che hanno deciso di abitare il suo film.

In questo senso Ju Tarramutu è un film sconvolgente. Un esempio di solidarietà fattiva che di fronte all’impossibilità di tornare ad abitare le proprie case, permette se non altro di abitare un film. Se si pensa a come i media ufficiali hanno letteralmente espropriato gli aquilani della loro dignità e del loro dolore, oltre che del loro diritto di tornare ad abitare la loro città, il lavoro di Pisanelli si rivela in tutta la sua importanza.

Anche perché Pisanelli, pur lavorando nell’ambito del documentario, ha ben presente la migliore tradizione del cinema italiano. Ju Tarramutu è un film corale come avrebbe potuto dirigerlo un Giuseppe De Santis. Possiede infatti il medesimo pathos epico de La strada lunga un anno, anche se inevitabilmente corretto da schizzi di umorismo acido memore di Ciprì e Maresco.

È da molto, troppo tempo, che al cinema non si vedono le persone che abitano l’Italia. Un film come Ju Tarramutu, non solo è un vero e proprio atto di impeachment morale, etico e politico, ma dimostra che è ancora possibile ipotizzare di vivere e abitare una casa comune. E, soprattutto, che la democrazia partecipativa e ancora, e sempre, l’unica chiave di volta per tentare di capire come dagli individui possa sorgere ancora una volta una collettività forte e consapevole."

 

Ju tarramutu
di Paolo Pisanelli

regia e fotografia PAOLO PISANELLI
Montaggio MATTEO GHERARDINI
collaborazione al montaggio PIERO LI DONNI / FABRIZIO FEDERICO
assistente operatore PIERLUIGI PISINO
Suono BIAGINO BLEVE
Montaggio del suono BRUCE MORRISON
Musiche ANIMAMMERSA
sculture sonore ANTONIO DE LUCA
testi tratti dallo spettacolo LETTERE DA L’AQUILA di ANIMAMMERSA
voci narranti ANTONELLA COCCIANTE / PATRIZIA BERNARDI
produzione PMI  / OFFICINAVISIONI / BIG SUR
Italia 2010



“C’è una cosa che nessuna tv, nessuna radio può riportare fedelmente: il silenzio. Nei primi giorni dopo il sisma il silenzio era ovunque. Non solo tra le macerie. Le persone andavano in giro come fantasmi. In mezzo alla gente c'era il silenzio, dentro la testa c'era il silenzio”.



Paolo Pisanelli, filmaker
Laureato in Architettura e diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Fotografo, dal 1996 si dedica alla regia di film-documentari, premiati in  festival nazionali ed internazionali. Nel 1998 è tra i soci fondatori di Big Sur, società di produzioni cinematografiche & laboratorio di comunicazione. Ha realizzato film documentari prodotti da Fandango, Indigo Film e Big Sur per Arte-ZDF, Telepiù; Planète France, Sky, RSI. Docente del corso di Comunicazione Multimediale presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università di Teramo, onduce dal 2004 il LaboratorioCinema del Centro Diurno di via Montesanto a Roma.  E' ideatore e direttore artistico di Cinema del reale, festa di autori e opere audiovisive che si svolge ogni anno nel Salento (Puglia).
Filmografia principale
Nella prospettiva della chiusura lampo (1997); Io calcoli infiniti (1998);
Il magnifico sette (1998); Roma A.D 999 (2000); Roma A.D 000 (2001); Don Vitaliano (2002);
Enrico Berlinguer - conversazioni in Campania (2004); Il sibilo lungo della taranta (2006);
Il teatro e il professore (2007);  Un inverno di guerra (2009); Ju tarramutu (2010).



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