L'Aquila, ecco gli interventi finanziati e cantierabili a breve

Ricostruzione: l'utilizzo dei 120 milioni

14 Novembre 2010   10:15  

Ammonta a 118.720.643,00 euro il totale dei finanziamenti, a valere sui fondi disponibili nella contabilita' speciale del Commissario delegato per la Ricostruzione, previsto in un prossimo decreto, in queste ore alla firma del presidente del Consiglio Berlusconi e presentato ieri mattina a palazzo Silone.
Vediamo, nel dettaglio, come sono ripartiti questi fondi, annunciati ieri mattina dal commissario Chiodi.

3 milioni di euro per interventi pubblici ricompresi nel Programma sperimentale di fattibilita' e breve termine;
47 milioni e 74 mila euro per interventi negli edifici pubblici di proprieta' del Comune dell'Aquila;
31.484.053,00 euro (di cui 27.152.780,00 per il Comune dell'Aquila) per interventi su reti idriche e fognarie della Gran Sasso Acqua;
15 milioni per interventi sul patrimonio culturale;
3 milioni e 250 mila euro per interventi alla chiesa delle "Anime Sante".

I suddetti finanziamenti sfiorano complessivamente i 100 milioni di euro (99.808.053,00 euro).
A questi si aggiungono 18.912.590,00 di euro per l'intervento programmatico negli edifici pubblici di proprieta' del Comune dell'Aquila. 

"Sono molto contento - ha detto il commissario Chiodi - di comunicare questa serie di opere, fondamentali per la rinascita del centro storico. Ma e' importante - ha sottolineato - puntare su una ricostruzione di qualita', sia architettonica che urbanistica, che abbia rilevanza a livello internazionale. E' la qualita' che determinera' il successo del processo di ricostruzione, non la celerita' dei tempi". In proposito, il Commissario ha riferito di uno scambio di idee con l'assessore alla Sanita' della Regione Friuli Venezia Giulia, ieri ad Istanbul, che avrebbe confermato come li' la ricostruzione fisica fosse partita solo dopo 4 anni, preceduta da un'intensa fase di studio e di progettazione". "Noi, quindi, siamo in anticipo - ha osservato - e stiamo lavorando confrontandoci lealmente, anche se questo aspetto viene spesso sottovalutato dagli organi di informazione". L'urbanista Vittorio Lampugnani, uno dei "saggi" chiamati a coadiuvare la Struttura tecnica di Missione, ha confermato le parole di Chiodi, esortando ad una ricostruzione condivisa, ma aperta solo alle migliori capacita' progettuali, e che veda il recupero parallelo e contemporaneo di infrastrutture e sottoservizi. Cosi' come ipotizza il nuovo decreto.


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