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La distanza che separa le istituzioni rappresentative dalla realtà della gran parte delle persone indebolisce e svuota la democrazia perchè rende inutile la partecipazione dei cittadini.
Parte da questo assunto il "Laboratorio città", messo in piedi da un gruppo di cittadini e studiosi assieme al Dipartimento di Culture comparate della Facoltà di Lettere dell'Università dell'Aquila, che avrà il suo debutto sabato prossimo, 10 settembre, al piazzale del Castello.
L'idea è quella di costituire un coordinamento territoriale di temi, percorsi, proposte e idee condivise che sfocino, magari, in un programma utile agli amministratori del domani.
"Laboratorio città" propone di riflettere e lavorare concretamente su comunicazione e partecipazione per "rinnovare la democrazia cambiando la logica dell'agire democratico", "rendere fruibile la conoscenza tecnico-scientifica contribuendo ad elaborare informazione utile alla presa di decisione" e "dibattere pubblicamente temi che aiutino ad elaborare i programmi elettorali delle forze politiche per le prossime elezioni amministrative".
Saranno creati presidi territoriali autogestiti e sarà redatto un regolamento comunale per la partecipazione, promossi luoghi di ascolto per monitorare i bisogni del territorio.
Il programma di sabato prevede alle 9.30 la presentazione dell'iniziativa, alle 10 spunti di riflessione con gli interventi di personalità di risonanza nazionale del mondo dell'informazione, dell'economia, della politica e dell'associazionismo, alle 11 la presentazione delle proposte operative di "Laboratorio città", alle 11.30 il dibattito e, nel pomeriggio, tavoli di lavoro e sessione plenaria.