"Una discussione costruttiva": cosi' il presidente della Bce, Mario Draghi, ha commentato l'incontro avuto col ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, a Washington a margine dei lavori del Fondo monetario internazionale.
''Le prospettive di breve termine nelle economie avanzate , soprattutto nell'area euro e in Giappone, sono migliorate di recente, mentre negli Stati Uniti e in Gran Bretagna continua una solida crescita, che puo' sostenere una piu' forte ripresa mondiale''. E' quanto si legge nel comunicato finale del G20. ''Riconoscendo il ruolo essenziale delle riforme strutturali nell'assicurare una crescita forte, sostenibile e bilanciata, restiamo impegnati a un'efficace e tempestiva attuazione delle nostre strategie di crescita''.
La Borsa di Atene chiude in forte flessione. L'indice Ase lascia sul terreno il 3% sulle incertezze per l'esito del negoziato sul debito dopo l'allarme lanciato ieri dal ministro delle finanze Yanis Varoufakis.
Chiusura di settimana pesante per Piazza Affari: Il Ftse Mib perde il 2,40% a 23.044 punti.
Sulle borse pesa lo stallo per la situazione greca. Lo spread tra btp e bund si amplia fino a 146 punti base per poi ripiegare sui 140 punti con il rendimento del 10 anni italiano all'1,46%, segnando il massimo dal novembre scorso. A Piazza Affari pesanti le banche.
Ubi Banca cede il 4,34%, Bpm il 4,04%, il Banco Popolare il 3,66%, la Bper il 3,41%, Intesa il 2,91%, Mps il 2,73% e Unicredit il 2,67%. Male anche Saipem (-3,74%), UnipolSai (-3,63%), A2A (-3,19%) e Telecom (-2,81%). Gli investitori, con il Ftse Mib salito del 22% da inizio anno, approfittano anche della fase di incertezza legata alla situazione greca per monetizzare i propri investimenti.
Asia a due velocità, corre Cina, debole Tokyo - Seduta a due velocità per le borse asiatiche, con gli indici cinesi che aggiornano i massimi da sette anni grazie alla fame di azioni del colosso asiatico e prese di beneficio su Tokyo (-1,2%) e Sydney (-1,2%). Shanghai balza del 2,4%, l'indice Hs China di Hong Kong è salito del 25% in un mese. Oggi sono attesi i dati su inflazione e fiducia dei consumatori Usa. In agenda anche il G20 mentre preoccupa lo stallo sulla Grecia. Il dollaro chiude una settimana debole su euro e yen.