La benzina alle stelle e il sogno dell'auto ad aria compressa

09 Gennaio 2012   11:03  

Nel 2005  a L'Aquila fu presentato un progetto imprenditoriale che intendeva produrre un piccolo trattore per il trasporto merci con motore ad aria compressa. Il prototipo rivoluzionario è dell'ingegnere francese Guy Negre, progettista di motori per Formula 1, che nel 2001 presentò al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la Eolo, una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, e di raggiungere una velocità di 110 Km/h, funzionando per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano.

Poi almeno all'Aquila non se fece nulla. Una vicenda mai chiarita. Vi furono senz'altro problemi interni alla società relativi al brevetto, problemi di natura tecnica inerenti prototipo. Vi fu la difficoltà di trovare il sito adatto per impiantare la produzione. Si vociferò però addirittura anche di minacce da parte delle lobby petrolifere, a cui certamente l'imporsi sul mercato di auto ad aria non farebbe certo piacere.

Di che infima pasta siano fatte le lobby petrolifere lo hanno loro stesso confermato in questi giorni: con il carburante oltre gli 1.80 al litro hanno la faccia tosta di opporsi alle liberalizzazione e alla maggiore concorrenza della rete di vendita.

Il progetto però va avanti. A Marzo 2009, MDI, la società di Negre, ha presentato al salone di Ginevra una nuova versione dell'auto ad aria compressa, chiamata AirPod.

Il nuovo prototipo, che avrebbe superato grossi problemi tecnici delle versioni precedenti è stata la protagonista anche alla fiera eMobility di Lussemburgo nella primavera 2011.

Un'auto, ha confermato Guy Negre, contro la quale nessun'altra potrà competere: alimentata ad aria compressa non produce alcun tipo di emissione inquinante, raggiunge i 120 km orari e 200 km di autonomia. Per un pieno, conferma,  si spedono circa due euro. E i costi sono davvero contenuti: non si arriva ai 5000 euro. L'azienda ha tuttavia sviluppato anche un mezzo ibrido che combina aria e benzina, diesel o etanolo. Il 2012 ha poi annunciato Negre sarà l'anno dell'inizio della produzione. Inoltre sono stati superati i problemi relativi alla sicurezza. 

''I continui ritardi - ha spiegato infine  - sono stati  dovuti alla mancanza di risorse e ad un mix di fattori: dagli inesistenti aiuti governativi allo scetticismo degli investitori'' Negre conferma l'esistenza poi di campagne denigratore che continuano a mettere in dubbio l'affidabilità e fattibilità dell'auto ad aria compressa. Campagne animate, manco a dirlo dai signori del petrolio e dalle lobby dei produttori delle automobili tradizionali o che hanno puntato su altre tecnologie, come l'elettrico e l'idrogeno.  

Filippo Tronca


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