La discarica inquina: denunciati vertici Asa Castel di Sangro

12 Novembre 2010   15:55  

Un percolamento imputabile all'impianto di Bocche di Forli che inquina il Molise attraverso il torrente Vandrella, affluente del fiume Vandra che poi confluisce nel Volturno. E' quanto hanno rilevato gli ispettori del Corpo forestale dello Stato, coordinati dal comandante provinciale Giovanni Potena, con il supporto dell'Agenzia regionale molisana per la protezione dell'ambiente, il tutto in un quadro di servizi preordinati dalla Prefettura di Isernia.

Nei giorni scorsi il torrente, poco piu' a valle dell'impianto, presentava una colorazione rossastra associata a schiuma, ma in piu' occasioni, gia' a partire dal dicembre del 2008, erano stati rilevati evidenti segni di inquinamento del torrente Vandra, tanto che l'Arta abruzzese aveva ordinato dei lavori per evitare la fuoriuscita dei liquidi derivati dall'attivita' di stoccaggio e trattamento dei rifiuti.

Gli atti per competenza sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Sulmona, dopo la denuncia della forestale a carico dei presunti autori dell'inquinamento, identificati per adesso nei vertici del consiglio di amministrazione dell'Asa (Alto Sangro Ambiente), societa' a capitale misto pubblico privato con quote maggioritarie detenute dalla Comunita' montana Alto Sangro e Altopiano delle Cinquemiglia.

La discarica, con annesso apparato di compostaggio di trattamento meccanico-biologico, si trova in Abruzzo, nel comune di Castel di Sangro a poche decine di metri dal confine molisano con il territorio di Rionero Sannitico (Isernia) e serve i 13 comuni dell'Alto Sangro, area Parco nazionale d'Abruzzo e parte dell'Altopiano delle cinquemiglia.

Attualmente riceve solo la frazione umida che poi, attraverso una sistema che risale agli anni '80, su progetto della "Slia-Dano", produce compost riutilizzabile in agricoltura. Nel giugno del 2009, con delibera di giunta n. 310, la Regione Abruzzo aveva rilasciato alla Comunita' montana l'Autorizzazione integrata ambientale con validita' quinquennale. Sono attese per oggi le prime verifiche ambientali da parte dell'Agenzia regionale abruzzese per la tutela ambientale, al cui esito saranno adottate le misure consequenziali, anche attraverso l'interruzione del conferimento dei rifiuti fino alla totale messa in sicurezza.


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