La politica e le promesse gettate tra ortiche e cartacce

Degradi urbani a Pescara e Chieti

15 Giugno 2010   12:04  

La politica sotto accusa perchè non riesce (nemmeno) a occuparsi della normale amministrazione, come il togliere le erbacce e curarsi della manutenzione di strade, parchi e marciapiedi. A Pescara è sotto accusa il sindaco Albore Mascia. L'associazione Insieme per Fontanelle
che rappresenta cittadini che vivono un quartiere degradato, terra di nessuno di spacciatorie addirittura di corse clandestine con le auto.
'' Ci sentiamo presi in giro - spiegano gli esponeti dell'associazione - da chi dovrebbe tutelarci. Non possiamo improvvisarci sceriffi, ma giardinieri sì e, per questo, due giorni fa noi cittadini ci siamo armati di guanti ed attrezzature da giardino e abbiamo rimesso a posto il parco''.

E per allargare lo sguardo a tutta la città basti questa lettera pubblicata dal quotidiano Il Messaggero:

''A un osservatore neanche troppo attento la passeggiata in centro e in periferia consente di annotare le savane nelle aiuole come nei terreni pubblici e privati abbandonati all'incuria; le strade ancora troppo sporche nonostante la battaglia quotidiana dei netturbini di Attiva; le duemila buche censite sulle strade e che squadre di operai coprono a fatica col badile; per non parlare della voragine scandalosa aperta nel centralissimo Corso Umberto.
E' ciò che vedono i giornalisti ma vedono anche e soprattutto i pescaresi che alla nostra redazione spediscono decine di email ogni giorno: da via Di Sotto, dove più delle erbacce indigna il cratere che s'è aperto da nove mesi (sul caso il Comune annuncia un super vertice); dal parco della Pineta, con piante malandate, sporcizia e un laghetto che grida vendetta per quant'è putrido. Per non dire dei mali di stagione: le spollonature mai effettuate sulle piante, il ripascimento delle spiagge erose annunciato e mai realizzato, con buona pace degli amici balneatori che tacciono senza pudore; così come non c'è traccia del dragaggio nonostante il porto fosse tra le priorità del programma elettorale per il rilancio turistico. Niente. (....).
Non un passo avanti è stato fatto sulle grandi opere e sulle grandi questioni: il traffico, ad esempio, ha registrato la sola riapertura della rampa dell'asse attrezzato che conduce in centro, con foto ricordo dell'Ardizzi genuflesso ai piedi del neosindaco. Un anno trascorso all'insegna del cancellare i segni del recente passato più che al fare: salvo poi rimangiarsi le critiche al Ponte del Mare, diventato straordinaria icona della città. Di area di risulta non si parla più, se non nei proclami delle buone intenzioni. Solo una ripulita in un angolo sgarrupato, niente a che vedere con l'appalto per parco e parcheggio. Infrastrutture in ritardo anche per parcheggi di scambio, ponte nuovo e Pendolo, ed ancora congiungimento di due strade strategiche come via Ferrari e via Caravaggio. E se si parla di teatro è solo perché soldi e progetto sono assicurati dal gonfio salvadanaio di Mattoscio.
E' passato solo un anno e non già cinque, ma il tempo vola: il giovane Luigi Mascia si sta rendendo conto delle difficoltà nel tenere il timone della città ma può ancora farcela ad invertire la rotta, a cambiare marcia, ad incidere su un percorso di cambiamento e di sviluppo che la città gli ha chiesto un anno fa, a cominciare dai commercianti che oggi, delusi, sono i primi a criticarlo. Guidare Pescara non vuol dire attrezzare un gazebo a piazza Salotto né spendere 300mila euro per lo Stadio del mare e tantomeno pensare alle trasferte del Milan.I cittadini hanno bisogno di fatti. Grazie e vi auguro buon lavoro.''''


A Rocca san Giovanni invece è il circolo Pd a denunciare il pessimo stato delle strade provinciali.


''Mentre il presidente della provincia si preoccupa dei fannulloni impiegati della provincia, noi subiamo il suo fannullismo.

La strada che conduce alla Foce, una delle spiagge premiate con 4 vele di Legambiente in uno dei borghi più belli d'Italia.

Le foto parlano da sole parlano della Provincia del ns. consigliere provinciale nonchè sindaco del ns paese e del presidente della Provincia che per primo fa sistemare le strade del suo paese, poi se c'è tempo arrivano le altre.

Denunciamo lo stato d'abbandono e di incuria delle strade provinciali e il conseguente pericolo di incendi che da esse possono derivare.

Speriamo che si intervenga al più presto prima che sia troppo tardi prima che succedano incidenti e prima che qualche cicca inneschi incendi che danneggerebbero uno dei fossi della riserva delle farfalle.

L'amministrazione di un comune e della provincia è un lavoro duro, spendere risorse in chiacchiere aiuta poco.''

 


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