Lavori palazzo Sgaroni, Sospriri (FI): "Ci sono molti punti da chiarire prima di fare trionfalismi"

20 Maggio 2015   18:02  

"Prima di annunciare con toni trionfalistici la ristrutturazione della Casa di Riposo 'Sgaroni' di Citta' Sant'Angelo, l'assessore Sclocco dovrebbe chiarire alcuni punti oscuri di tale operazione: ad esempio dovrebbe dire con quale autorizzazione la Asp di Pescara ha partecipato al bando per ottenere i finanziamenti sul rischio sismico, visto che le Asp erano escluse, e, seppure autorizzata, come fa la stessa Asp a investire somme pubbliche per ristrutturare un immobile di cui non e' proprietaria. O dovrebbe chiarire con quale personale viene gestita la struttura.

A dirlo e' il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che ha sollevato il 'caso' della Casa di Riposo 'Sgaroni' di Citta' Sant'Angelo alla luce della conferenza stampa odierna dell'assessore Sclocco, relativa all'imminente inizio dei lavori di ristrutturazione.

Secondo l'esponente politico di opposizione, inoltre, la stessa Sclocco "dovrebbe soprattutto chiarire quale immobile verra' ristrutturato, visto che quello che ospita gli anziani e' classificato come 'abitazione di tipo popolare' e non come 'casa di riposo'.

Ecco, forse piu' che plaudere all'attivismo del sindaco Florindi e del presidente Recubini, l'assessore farebbe bene a farsi fornire utili giustificazioni".

"Per avere un quadro chiaro della vicenda ho gia' presentato lo scorso 11 maggio una richiesta di accesso agli atti che a oggi non ha ancora avuto alcun esito - ha riferito Sospiri - ma nell'attesa oggi l'assessore Sclocco ha allegramente ufficializzato opere di ristrutturazione della Casa di riposo 'Sgaroni', che saranno finanziate con i fondi, 1 milione e mezzo di euro, ottenuti partecipando al bando per l'adeguamento sismico di strutture residenziali pubbliche.

Bene, innanzitutto l'assessore Sclocco ci spiegasse dove si rintraccia tale finanziamento, visto che a oggi e' stata approvata solo una graduatoria tra tutti gli interventi candidati, senza pero' specificare quali siano quelli effettivamente finanziati, ma evidentemente lei gia' li conosce benissimo"

 "In secondo luogo - prosegue Sospiri -: ne' le Ipab ne' le Asp, per la legge 17/2011, potevano partecipare al bando regionale senza la preventiva autorizzazione della giunta regionale, in quanto si tratta di interventi straordinari sul patrimonio immobiliare di Enti in via di riforma, ma, seppure ci fosse tale autorizzazione preventiva, la Asp di Pescara presieduta da Recubini, per poter prevedere tale intervento con fondi pubblici, quanto meno dovrebbe essere proprietaria dell'immobile che intende ristrutturare, e che invece e' ancora intestato all'Ipab disciolta.

Poi, a oggi non e' chiaro con quale personale viene gestita la struttura. L'unica autorizzazione rilasciata dal Comune di Citta' Sant'Angelo e' infatti intestata all'immobile stesso 'Casa di Riposo' situato in vicolo Torretta 17, come se le mura dell'edificio fornissero servizi agli ospiti.

Da questa verifica nasce poi il giallo, ovvero: con 1 milione e mezzo di euro pubblici, quale edificio verra' ristrutturato? L'Ipab disciolta, infatti, risulta proprietaria di diversi immobili, ma l'unico compatibile con la destinazione d'uso 'casa di riposo' e' quello autorizzato dal Comune, in vicolo Torretta 17, costituito, pero', da un solo piano terra, mentre gia' oggi gli anziani vivono ai piani superiori, non autorizzati come 'casa di riposo' e classificati come 'abitazioni di tipo popolare'.

C'e' poi un secondo immobile dell'Ipab, situato in vicolo dell'Ospedale: si tratta di una struttura classificata come 'Ufficio pubblico-Scuola, ossia si tratta delle vecchie scuole del Comune di Citta' Sant'Angelo, che dal 18 novembre 2014 ha ottenuto la destinazione d'uso di 'casa di riposo', troppo tardi pero' per partecipare al bando della Regione, scaduto il 2 agosto 2014, ossia tre mesi prima.

Siamo quindi certi che non sara' questo secondo immobile a essere ristrutturato con i fondi annunciati oggi dall'assessore Sclocco, alla quale pero' rivolgiamo i nostri quesiti: quale sara' con esattezza l'immobile su cui si riversera' 1milione e mezzo di euro di investimenti pubblici? Come ha potuto la Asp partecipare al bando?

Come fara' la Asp a spendere quelle somme pubbliche su immobili di cui comunque non e' proprietaria? E infine, come fa il presidente della Asp ad agire senza un direttore che stipuli e firmi gli atti, direttore che, in questo caso, non e' ancora stato nominato?

Sono questi - conclude Sospiri - i chiarimenti che ritengo necessari per diradare le nebbie che oggi avvolgono l'intera vicenda". 


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