Legge sulla caccia, D'Alessandro (Idv): "Si rischia distruzione del patrimonio faunistico"

28 Luglio 2011   12:50  

"Se andate a leggere la relazione con la quale Chiodi e la sua maggioranza hanno presentato la cosiddetta legge per l'attivita' venatoria vi renderete immediatamente conto del modo ignobile con il quale vengono illustrate le motivazioni a sostegno della distruzione della fauna stanziale e migratoria della nostra Regione". Lo afferma il vicecapogruppo dell'Italia dei Valori alla Regione Abruzzo, Cesare D'Alessandro.

"Viene detto e sottoscritto da assessori e consiglieri di destra - spiega - che in Abruzzo e' assicurata una protezione totale sul 70% del territorio, grazie alla presenza di aree protette a carattere nazionale e regionale. Per arrivare a questa percentuale, oltre ai parchi nazionali, alle aree di riserva e alle oasi, l'attuale maggioranza vi ha inserito tutte le superfici stradali e ferroviarie che hanno un'estensione superiore alle stesse aree protette. Che nel calendario venatorio di prossima approvazione al Consiglio regionale ci sia la voglia di soddisfare qualche lobby di irriducibili fucilieri che probabilmente assicurano i loro voti alla destra si legge in ogni pagina del provvedimento che e' l'unico atto programmatico a valenza triennale che dall'inizio del 2009 e' stato sottoposto al Consiglio regionale.

Se venisse approvato cosi' com'e' - rileva D'Alessanro - produrrebbe due effetti: uno positivo e l'altro, purtroppo, negativo e irrimediabile. Il primo positivo e' che Chiodi passerebbe alla storia della nostra Regione per avere abolito la caccia perche', col secondo effetto quello negativo e devastante, permettera' la totale distruzione della nostra regione.

Ma perche' Chiodi consente ad una ciurma armata di distruggere il nostro patrimonio faunistico ed ambientale? Perche' consente che vada in discussione in Consiglio regionale un provvedimento amministrativo camuffato da legge, scritto per aggirare leggi nazionali di tutela ambientale? A questo punto ci sorge un dubbio: ma Chiodi lo sa cosa stanno facendo alcuni consiglieri che si sono prestati a qualche operazione che non e' neppure tanto occulta? Chiodi lo sa che si stanno violando le leggi facendo approvare un calendario venatorio come legge regionale, mentre in sostanza e' un atto amministrativo che comporta l'assenza di qualsiasi immunita' per i consiglieri che la votano?

Allora, per concludere, se Chiodi distrugge la fauna selvatica che e' patrimonio indisponibile dello Stato perche' consente con la sua maggioranza di far svolgere l'attivita' venatoria in periodi diversi da quelli stabiliti dalle normative comunitarie, se Chiodi lo fa pur essendo recidivo in materia venatoria - avendo subito una recente censura dal Tar e la Regione Abruzzo e' stata colpita da una procedura di inflazione sempre per l'attivita' venatoria dalla Comunita' europea - , se Chiodi di fronte a tutto cio' consentira' la distruzione della fauna selvatica abruzzese approvando un atto ingiusto e' chiaro che coloro che non lo condividono sono moralmente e politicamente autorizzati a rivolgersi alla Magistratura per la tutela del patrimonio faunistico e ambientalistico della nostra regione.

Con l'occasione - conclude 'Alessandro - oltre l'accertamento delle responsabilita', sara' utile chiedere che chi e' responsabile di effetti non piu' sanabili e recuperabili in termini ambientali, sia investito contabilmente sul piano personale".


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