Lo scandalo dell'autostrada chiusa per neve. E in Abruzzo è la più cara d'Italia

04 Febbraio 2012   18:07  

"Se gli enti locali possono trovare più o meno fondate giustificazioni per l’impreparazione non si può dire lo stesso per una società autostradale" dice Maruzio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione.

"E’ inverosimile che i collegamenti tra l’Abruzzo e Roma siano stati interrotti, che centinaia di persone compresi malati, anziani e bambini siano rimaste ostaggio di quella che giustamente Guerino Testa ha definito totale disorganizzazione. L’autostrada non è la città di Roma dove nevica ogni tot anni, il rischio neve sull’autostrada c’è sempre e non si può invocare come scusa che la neve era più del previsto come fa la Società Strada dei Parchi.

Dire che un’autostrada che attraversa le montagne è stata colta impreparata da a un evento nevoso è incredibile. E’ come se una nave da crociera fosse priva di scialuppe! Pare che Toto per rendere più redditizia la gestione dell’autostrada ha internalizzato molti dei servizi collegati all’emergenza neve che in passato erano affidati a ditte esterne. Considerato che i cittadini abruzzesi sono ampiamente tartassati dai pedaggi della società di Toto è doveroso esigere la massima efficienza.

La Regione si svegli e cominci a esercitare i dovuti controlli nei confronti del concessionario. Per quanto mi riguarda presenterò un’interrogazione a Chiodi ma auspico che i parlamentari abruzzesi si attivino per fare chiarezza chiedendo all’ANAS e al Ministero delle Infrastrutture se effettivamente i protocolli a cui dovrebbe essere tenuto il concessionario privato sono stati rispettati. La politica abruzzese invece di scodinzolare alla corte di Toto cominci a fare il suo dovere. E non ci vengano più a dire che con le privatizzazioni i servizi funzionano meglio!".


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