Loreno Sospiri (FI): "Pescara estromessa da governace TUA"

06 Luglio 2015   16:33  

"Pescara e' stata estromessa, senza troppi complimenti, dai ruoli di governance in seno alla neonata Societa' di Trasporto Unica Abruzzese (Tua).

Nonostante il capoluogo adriatico abbia contribuito in modo determinante alla costituzione della Societa', mettendoci la Gtm con tutto il suo patrimonio, in termini di bilancio in attivo e di strutture, il Governatore D'Alfonso ha ritenuto di non dover dare una rappresentanza alla citta' in seno al Consiglio d'Amministrazione, una decisione incomprensibile, oltre che lesiva degli interessi e della dignita' dell'intero territorio, che, d'ora in avanti, dovra' subire qualunque decisione venga assunta su un tema tanto delicato, quanto quello della riorganizzazione del trasporto pubblico, senza avere alcuna voce in capitolo, ne' poter incidere, attraverso un proprio rappresentante, sulle scelte.

Tutto questo non fa che confermare quanto fosse sbagliata l'operazione di accorpamento delle tre societa' di trasporto pubblico, contro la quale io da solo ho votato convintamente contro".

A dirlo e' il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, con i consiglieri comunali di Forza Italia Fabrizio Rapposelli, Marcello Antonelli e Vincenzo D'Incecco.

"Se il buongiorno si vede dal mattino, per Pescara, in tema di trasporto pubblico, si annunciano tempi molto duri, e gia' si avvertono i primi danni prodotti dalla dismissione della Gtm - hanno spiegato il capogruppo Sospiri e i consiglieri di Forza Italia in una nota congiunta - che e' stata un patrimonio della citta' e che ha sempre garantito un bilancio in attivo e un servizio sufficiente a costi sopportabili.

Negli ultimi sei anni la societa' pescarese ha fatto passi avanti straordinari, non solo con la chiusura dei bilanci sempre in attivo, ma, addirittura, nell'ultimo esercizio finanziario, sono state previste e accantonate anche delle riserve straordinarie per tutelare chi sarebbe arrivato dopo, garantendogli un tesoretto per fronteggiare eventuali ricorsi o sopravvenienze passive.

In sei anni e' stato ammodernato il 50 per cento del parco auto, con l'acquisto di mezzi a metano, e non piu' a gasolio, che hanno garantito un risparmio enorme in termini di consumi: sono stati acquistati 37 nuovi autobus, due pullman da 18 metri, impiegati sulla via Nazionale, e 12 bus da 10 metri, per il quartiere di Pescara colli, avviando anche la sperimentazione dei bus a metano nelle tratte extraurbane.

Un ammodernamento di mezzi, tra l'altro, avvenuto utilizzando esclusivamente fondi europei. Peraltro la Gtm e' riuscita anche ad abbattere il costo del personale sulla spesa complessiva dell'azienda".

Purtroppo - rileva Forza Italia - questo glorioso passato e' destinato a essere sepolto sotto un'operazione finanziaria-contabile voluta dal Presidente D'Alfonso, un'operazione che, con il pretesto di istituire un sistema di trasporto unico regionale, serve solo a fronteggiare la nuova ondata di tagli dei trasferimenti nazionali nel settore trasporti, per 10 milioni di euro, tagli che avrebbero determinato il collasso non per la Gtm, ma per altre societa'.

Il governo D'Alfonso, che si e' infatti limitato ad accorpare tre distinte societa' di trasporto pubblico locale, senza alcuna riorganizzazione, spera cosi' di riuscire a chiudere toppe di qua e di la', con il pretesto che una societa' unica avrebbe garantito il taglio dei costi della politica, l'ottimizzazione delle gare per la fornitura dei servizi, e un miglior impiego del personale.

In realta' gia' in consiglio regionale, dove solo io ho votato contro l'operazione, abbiamo dimostrato che cosi' non sara', a partire dai costi della politica, ossia i costi del Consiglio d'amministrazione; al contrario l'unico effetto della fusione sara' l'aumento del 5 per cento del prezzo dei biglietti, a carico dell'utenza, senza cancellare i costi degli affitti, visto che la societa' unica avra' sede a Chieti, dove, appunto, la Regione paga un canone di locazione, anziche' a Pescara, dove c'e' una sede di proprieta' che almeno avrebbe garantito un contenimento dei costi.

Ma oggi c'e' di piu' - hanno sottolineato gli esponenti di Forza Italia e il capogruppo regionale Sospiri -: ufficializzati i componenti del Cda della Tua, il governatore ha scoperto le sue carte, estromettendo completamente Pescara dai vertici decisionali della Tua.

Il Capoluogo adriatico non ha un proprio rappresentante, quindi dentro la Tua siamo stati costretti a mettere il nostro patrimonio, le nostre risorse, il nostro know how, ma non abbiamo il diritto di voce.

E tutto questo avviene, ancora una volta, nel complice silenzio dei vertici amministrativi della citta', sindaco in testa, e dei sindacati, che a breve dovranno rendere conto ai lavoratori del proprio operato".


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