MOBBING: ASL AVEZZANO SEGNALA 40 CASI NELLA MARSICA

04 Gennaio 2008   10:26  
Circa 40 persone, nel corso del 2007, hanno deciso di alzare il coperchio sul loro inferno lavorativo: isolamento, vessazioni e depressione. Le vittime del mobbing che si sono rivolte all´ufficio della Asl di Avezzano (L´Aquila), coordinato dal dott. Paolo Manfreda appartengono ai più disparati settori del mondo del lavoro, pubblico e privato. Il disagio, si legge in una nota della Asl, prescinde dalle categorie sociali e irrompe, con la medesima violenza, nella vita di operai, impiegati, dirigenti, imprenditori, liberi professionisti. L´età è compresa tra i 35 e i 50 anni; persone che sul piano affettivo e lavorativo hanno già posizioni consolidate e che tuttavia l´onda d´urto della persecuzione nel posto di lavoro rischia di scardinare. Allo sportello della Asl vanno più uomini che donne. "La ragione - afferma il dott. Paolo Manfreda, coordinatore dell´equipe di esperti - sta nel fatto che le donne hanno più timore a esporsi e a segnalare eventuali problemi. Ciò significa che esiste un ´sommerso´ al femminile che stenta ad emergere. Chi arriva da noi - prosegue Manfreda, - a causa dei conflitti nell´ambiente di lavoro, ha quasi sempre problemi di depressione e segnala uno stato di isolamento. Colui che subisce discriminazioni tende generalmente a descrivere le proprie difficoltà in modo più accentuato di quanto esse effettivamente non siano". Lo sportello della Asl è situato all´interno del Distretto sanitario di via Monte Velino, ad Avezzano; è aperto il mercoledì dalle 10.30 alle 12. Le prestazioni erogate sono gratuite e per usufruirne occorre rivolgersi di persona al Cup (centro unico prenotazione). Recentemente, è stata introdotto, nel gruppo di lavoro, la figura del medico del lavoro. Un operatore qualificato che contribuisce a dare una valutazione ancora più precisa del contesto in cui il paziente svolge l´attività professionale. Fanno parte del pool: psicologo, psichiatra e assistente sociale. L´ufficio mobbing garantisce un sostegno psicologico - individuale e di gruppo - e un inquadramento clinico e psicologico. "Il trattamento - afferma ancora il dott. Manfreda- si articola in cinque incontri. Al termine del nostro programma terapeutico, il paziente si rivolge al centro di riferimento regionale di Pescara, addetto al rilascio delle certificazioni legali che possono essere utilizzate in eventuali procedimenti giudiziari". Lo sportello a marzo sarà trasferito nei locali di fronte agli stessi stabili, sempre in via Monte Velino, molto piu´ ampi. (AGI)

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