Poche novità dalla riunione di ieri sera a Roma al ministero dell'Ambiente sulla vicenda macerie.
Confermati i tre siti nei quali si smaltirà la grande quantità di detriti causati dal terremoto: la cava ex Teges, che verrà potenziata, e i siti di Bazzano e Barisciano che, rispettivamente entro 30 e 60 giorni, saranno completamente operativi.
Sul tavolo del ministro Prestigiacomo anche altri sedici siti, individuati da Regione e Comune dell'Aquila, che richiederanno ora valutazioni di fattibilità.
Si è alla ricerca, intanto, di una macroarea, come annunciato dal commissario Gianni Chiodi e confermato oggi dal vicecommissario per la ricostruzione Cialente.
Accolta anche la richiesta di Gianni Chiodi: saranno ridotte al minimo le deroghe alle vigenti normative su stoccaggio e smaltimento.
Tutti i poteri restano in capo al commissario per la ricostruzione che supporterà i sindaci. Ed in attesa delle gare di appalto saranno Vigili del Fuoco e esercito a procedere allo sgombero.
Nelle interviste il vice commissario per la ricostruzione Massimo Cialente e l'assessore all'Ambiente del Comune dell'Aquila Alfredo Moroni.
(MS)