Marcinelle: Mancini, mai più colpevole silenzio su tragedia lavoro

08 Agosto 2013   15:20  

"Quella di Marcinelle fu una strage che segno' le carni del lavoro italiano e significo' per certi versi la fine del colpevole silenzio sulle tragedie del lavoro". Lo dichiara il segretario confederale dell'Ugl, Geremia Mancini, in chiusura del convegno promosso dall'Ugl dal titolo "Da Quaregnon a Marcinelle. Storie di minatori", che si e' tenuto questa mattina a Pescara in occasione dell'anniversario della tragedia di Marcinelle, spiegando che per il ventesimo anno consecutivo l'Ugl ha organizzato una giornata di riflessione e denuncia intorno al ricordo di questa immane tragedia che ha unito tutti nel dolore ma anche nell'assunzione di un senso di responsabilita' ancora piu' elevato nel perseguire la lotta contro le ingiustizie ai danni delle categorie piu' indifese.

E per questo che si e' registrata con immenso piacere la presenza al convegno dei responsabili regionali dei patronati Inca Cgil, Nicola Primavera, e Ital Uil, Gino Pantalone . Da anni - prosegue Mancini - per questa giornata l'Ugl ha voluto l'istituzione di un particolare riconoscimento, la "lampada del minatore", che va di anno in anno alle personalita' che con il loro impegno ed il loro lavoro hanno saputo servire lo spirito dei minatori di Marcinelle e che ricordiamo e' stata consegnata anche al premio Nobel per la Pace, Lech Walesa.

Oggi pero' conclude il sindacalista - e' stato assolutamente emozionante e per certi versi storico l'aver potuto proiettare, grazie al lavoro dell'artista abruzzese Tommaso Casticci, un inedito filmato dei funerali che si svolsero in quel 1956 nella Cattedrale di San Cetteo a Pescara, quando si raccolsero migliaia e migliaia di abruzzesi per onorare le vittime. Filmato che ora l'Ugl si impegna a distribuire a tutti i comuni perche' diventi un ulteriore simbolo di quella tragedia".


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