Avevano trasformato un'anonima abitazione alla periferia di Cupello in un vero e proprio centro commerciale di stupefacenti, meta di decine di persone, ma proprio l'eccessivo andirivieni li ha traditi.
Due uomini residenti a San Salvo, Fabio Salvatore, 36 anni, detto anche "Scagnozzo", disoccupato, e Franco Sciartilli, 42 anni, operaio, sono infatti finiti agli arresti nell'ambito di un'operazione che ha portato al sequestro di un quantitativo non indifferente di stupefacenti: 25 grammi di cocaina purissima, 5 grammi di eroina, una piantagione di marijuana e altra marijuana messa ad essiccare, oltre ad un kit per la raffinazione e il confezionamento della droga.
Tutto è partito dall'attività di sorveglianza di due agenti di polizia di Vasto che, allertati da un'informatore, hanno iniziato a tenere d'occhio lo stabile alla periferia di Cupello, e sono stati immediatamente insospettiti dal continuo e corposo viavai di persone, nonché dal particolare modo di bussare alla porta, prima di essere ricevuti da Salvatore e Sciartilli.
Il passo successivo degli agenti è stato quello di seguire i due a San Salvo, fermarli e perquisirli: addosso a Salvatore sono stati rinvenuti ben 25 grammi di lische di cocaina purissima da raffinare e 5 grammi di eroina, ed altra droga è stata poi rinvenuta nelle case dei due.
Entrambi si trovano ora nel penitenziario di Torre Sinello: Salvatore è accusato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre Sciartilli deve in più rispondere anche di coltivazione non autorizzata dal ministero della Sanità.