Mille metri sotto terra, gli ingegneri e la ricostruzione

Puntata numero 216

09 Marzo 2011   12:31  

In questo numero del Magazine99:

- Gli ingegneri e la ricostruzione

La ricostruzione pesante può partire. Almeno così sembra. Il passo decisivo è stato quello che ha prodotto tra nuovi decreti che chiariscono molti dubbi per la case classificate “e”. Sarà possibile, sulla base del principio della convenienza economica, abbattere e ricostruire gli edifici anziché recuperarli, così come, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, si potrà effettuare il miglioramento energetico e il relativo costo sarà incluso nella quota dell'indennizzo statale. Ormai tocca ai progettisti.

Tardivi o meno i decreti sconvolgono le progettazioni già in corso e portano, in molti casi i progettisti a rivedere quanto prodotto, ma il 30 giugno scade il tempo per consegnare le domande di ricostruzione delle case E. Tutto pronto per le case E fuori dal centro storico, ma in centro? Secondo De Santis manca una progettualità.

 

di Filippo Tronca

montaggio Marialaura Carducci

 

 

- MILLE METRI SOTTO TERRA

Mille metri sotto terra. Ovvero, tanti anni fa, a Marcinelle, in Belgio. Terra promessa degli emigranti che un tempo non erano giovani africani che muoiono di sete nel deserto, o affogati nel mare nostrum.
Erano giovani italiani ed abruzzesi in fuga ieri come oggi dalla miseria, alla ricerca di un futuro migliore, o almeno semplicemente possibile. Mille metri sotto terra. Ovvero quella mattina dell'8 agosto 1956, quando un terrificante incendio divampò nella miniera di carbone, e a lasciarci la vita, mille metri sotto terra, furono 262 minatori, di cui 62 abruzzesi.
Mille metri sotto terra. ovvero il recital  messo in scena a L'Aquila, al ridotto del tatro Comunale, per il secondo appuntamento di 'Note di Parole' e nell'ambito della trentesima stagione concertistica dell'Istituzione sinfonica abruzzese

Le parole sono del giornalista abruzzese Luca Pompei, la voce di Milo Vallone, le musiche di Davide Cavuti.  Mille metri sotto terra, racconta la storia di Tonino, un giovane di Manoppello costretto a lasciare la sua terra e i suoi affetti per cercare fortuna nelle miniere di carbone in Belgio. Un silenzio rotto in tanti piccoli pensieri, riflessioni, non solo la testimonianza cruda di una denuncia civile, ma qualcosa di più: la storia di un anima trascinata a forza verso il più tragico dei destini: i ricordi della guerra e dell'infanzia, il sapore e gli odori della proria terra, il servizio militare tra gli alpini, l’intensità e la purezza del suo primo amore, la miseria, e poi quel viaggio pieno di speranza e senza ritorno.

di Filippo Tronca

montaggio Marialaura Carducci


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