Negozi in crisi nel centro di Avezzano: tra spese e tasse sempre più quelli che chiudono

Confcommercio: "Siano prese soluzioni o sarà il disastro"

23 Aprile 2014   11:09  

La ripresa dell'economia è ancora lontana, e gli effetti della crisi continuano a manifestarsi e a farsi sentire, anche e soprattutto per quanto riguarda i piccoli e medi esercizi commerciali.

Non fanno eccezione nemmeno quelle del centro di Avezzano, tradizionale pnto di riferimento per lo shopping cittadino, dove sono sempre più le attività che chiudono i battenti, evidentemente schiacciate da affitti troppo alti, tasse in quantità e le inevitabili spese di gestione. In generale, ad eccezione di chi ha affitti vecchi o ha rilevato il locale, un commerciante titolare di una attività di medie dimensioni di recente apertura o soggetta al rinnovo del contratto arriva a spendere fino a 4.000 euro al mese, fino a 2.500 per chi ne ha una piccola.

Il saldo da inizio anno, del resto, parla chiaro: a fronte delle 24 nuove attività intraprese, ben 28 sono state quelle che hanno chiuso, come stanno a testimoniare i tanti cartelli con le fatidiche scritte "affittasi" o "vendesi" poste sulle saracinesche abbassate.

"Il commercio marsicano continua ad essere soffocato" - ha affermato Roberto Donatelli, presidente di Confcommercio L'Aquila - "ed i primi mesi dell'anno confermano che la ripresa è ancora lontana. Se gli amministratori locali hanno a cuore la situazione del commercio, occorre trovare subito insieme alle associazioni di categoria soluzioni per evitare il disastro".


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