Nuovo buco di 300 milioni in bilancio, sempre alla voce spesa sanitaria. Una mazzata presunta la cui voce circola da giorni. La responsabilità, da attribuire alle gestioni passate, ci consegna oggi un debito che pare attestarsi intorno ai 150 milioni che si aggiungono ai 100 milioni della gestione 2010.
Lo afferma il capogruppo dei consiglieri regionali del Pd, Camillo D’Alessandro, il quale chiede che
L'opposizione incalza: '' Il presidente della Regione, prima di avviare la discussione sulla Finanziaria e sul bilancio regionale, di riferire in consiglio sia sull’eventuale disavanzo 2010 (gestione sanità) e sia sui debiti pregressi. Vogliamo sapere come si è generato questo debito, chi lo ha generato e per quali motivi Chiodi non ancora ne rende conto agli abruzzesi. Molte sono le chiacchere che circolano su questo debito per questo pretendiamo che ci vengano fornite risposte certe. E siccome non ci riusciamo nelle sedi opportune, lo chiediamo al presidente pubblicamente''.
'' Nel periodo 2004-2005 – aggiunge il capogruppo Pd - ovvero giunta Pace con il senatore Fabrizio Di Stefano presidente della commissione Sanità, si sono generati debiti ulteriori per circa 150 milioni rispetto a quelli noti che oggi vengono a galla? Se così fosse, ci troveremo di fronte all’ennesima certificazione, con nome e cognome e responsabilità politiche ben chiare, di chi ha indebitato l’Abruzzo facendolo sprofondare in uno stato comatoso rispetto al quale noi ci facemmo carico di approvare un piano di risanamento.
Per la maggioranza e per il presidente Chiodi, l'ulteriore buco è l'eredità della gestione disastrosa, dell'assalto alla diligenza e delle casse regionali da parte del centrosinistra di Ottaviano Del Turco e di chi lo ha preceduto.
Il presidente Gianni Chiodi intanto batte cassa a Roma. Ha scritto al sottosegretario Gianni Letta per invitarlo a partecipare a un incontro con le parti sociali regionali che potrebbe svolgersi nella sede della Regione, a Roma, in una data da stabilire. Decisiva sarà la discussione del Piano per il Sud, nel prossima riunione del Consiglio dei ministri.
'' Ritengo assolutamente necessario che sia posta la giusta attenzione allo sblocco delle risorse destinate allo sviluppo in Abruzzo. Risorse di cui la nostra regione ha estremo bisogno per poter continuare il processo di risanamento intrapreso negli ultimi anni, e comunque necessarie anche alla luce delle ulteriori difficoltà sofferte dal tessuto economico e produttivo a causa del sisma dello scorso anno''.
Del resto se il buco dovrà essere coperto con i fondi Fas, serviranno altre entrate.