Ospedale di Avezzano, paziente già colpito da ictus deve attendere 10 mesi per esame alla carotide

Dura presa di posizione del Tribunale dei diritti del malato

12 Marzo 2014   12:16  

Più di un ospedale, in Abruzzo e non solo, si ritrova per vari motivi ad avere a che fale con il dilungamento, alle volte a dismisura, delle liste d'attesa per lo svolgimento di esami più o meno semplici.

Non fa purtroppo eccezione alla regola l'ospedale di Avezzano, dove un eloquente esempio di ciò è stato fornito ad un 48enne bisognoso di sottoporsi a controlli alla carotide, che si era recato presso la struttura per prenotare un ecodoppler, sentendosi rispondere che la prima data disponibile sarebbe stata ad inizio 2015, quindi solamente tra circa 10 mesi.

Un problema non di poco conto per l'uomo che, avendo già avuto un ictus in passato, si trova a convivere con la chiusura di una delle due carotidi e con l'esigenza conseguente di dover controllare periodicamente l'altra onde evitare l'insorgere di problemi.

L'episodio ha provocato una reazione colma di indignazione da parte del Tribunale dei diritti del malato, che per bocca del responsabile Stefano Di Giuseppe ha stigmatizzato l'accaduto: "E' inaccettabile che un paziente già colpito in precedenza da ictus debba attendere 10 mesi per sottoporsi ad un esame importante come l'ecodoppler carotideo".

Lo stesso Di Giuseppe ha in più provveduto ad complilare ed indirizzare una missiva ai vertici della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, rivolgendosi in particolare al direttore generale Giancarlo Silveri, per chiedere chiarimenti in merito alla procedura di prenotazione degli esami e sollecitare un aumento di personale per garantire lo svolgimento dei servizi più importanti ed essenziali.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore