Papa Francesco, verso la riforma della Cei. L'arcivescovo Forte in pole position per la presidenza

Bagnasco eliminato dalla Congregazione per i Vescovi

18 Dicembre 2013   13:39  

Schiaffo per Angelo Bagnasco, Papa Bergoglio ha infatti deciso di eliminare dalla Congregazione per i vescovi il presidente della Cei. Come riferisce il Fatto Quotidiano. La congregazione dei vescovi è il punto nevralgico del potere ecclesiale

Il Papa ha inoltre sostituito Bagnasco con uno dei tre vicepresidenti della Conferenza Episcopale Italiana, l’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti. 

Ora secondo quanto riferisce Il fatto Quotidiano c’è da aspettarsi che il Papa acceleri la modifica dello statuto della Conferenza Episcopale Italiana e l’elezione del presidente e del segretario.

La modifica che il Papa intende portare a compimento è quella di una Chiesa che sia più democratica e meno vaticano centrica” per dare voce alle “periferie esistenziali”. Modificando lo statuto della Cei si consentirebbe  ai vescovi di eleggere il loro presidente e il loro segretario, così come avviene in tutti gli altri Paesi del mondo.

Fino a oggi, infatti, è il Papa, in quanto vescovo di Roma e primate d’Italia, a nominare i vertici della Cei. Per Bergoglio, che è stato presidente della Conferenza Episcopale Argentina dal 2005 al 2011, la collegialità è il suo metro di governo e su questa rotta vuole che si allinei anche la Cei. Bagnasco è rimasto sordo alle parole del Papa continuando a navigare come se nulla fosse cambiato all’ombra del cupolone. 

La rivoluzione nella Cei Papa Francesco aveva iniziato a produrla nominando a novembre monsignor Mariano Crociata vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, lui che fino ad allora segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Una nomina che sembra un modo per mettere da parte Crocetta l'uomo che firmò ochi minuti dopo la fumata bianca del 13 marzo scorso, il comunicato-gaffe della Cei con il quale i vescovi italiani salutavano l’elezione di Angelo Scolacome nuovo Papa. Da quel documento fu evidente l'accordo Bagnasco-Scola per riportare sul trono di Pietro un italiano dopo il polacco Karol Wojtyla e il tedesco Joseph Ratzinger.

Dunque la rivoluzione messa in moto da Bergolio attende solo il passaggio ulteriore della modifica dello Statuto. Quindi ci sarà l'elezione del nuovo del presidente e del segretario Cei.

Per il primo incarico è in pole il teologo napoletano Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto e segretario speciale del Sinodo dei vescovi sulla famiglia che si terrà in Vaticano nell’ottobre del 2014. E non è un mistero che sul nome di Forte alla Cei c’è anche la benedizione di Papa Francesco.


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