Pereto, cenni storici e turistici

05 Luglio 2012   11:45  

 Pereto a 800 m. s.l.m. è ubicato alle falde del monte Fontecellese, al limite orientale del piano del Cavaliere.
Il nome quasi sicuramente vuol significare luogo dove si coltivavano i Peri.
Sulle origini gli storici sono discordi; notizie precise cominciano ad apparire nel XII secolo (catalogo dei baroni) con la presenza dei De Ponte, signori del territorio fino al 1374, anno in cui Giovanna I acconsentì alla vendita di metà del feudo a favore di Rainaldo e Giovanni Orsini.
Dal XV secolo fino a tutto il XVIII Pereto rimane sotto la signoria dei Colonna come tutto il ducato di Tagliacozzo .
Importante è l’assetto urbanistico: Pereto, chiuso ancora oggi da una triplice cerchia di mura, ammira un castello del XII-XIII secolo costruito dal conte Rinaldo dei Marsi e oggi restaurato.
Tra le chiese ricordiamo quella di S. Silvestro, in stile gotico (anno 1000), alcuni dipinti del seicento del pittore Baciccia, le statue lignee della Madonna del Rosario e di S. Salvatore; S. Maria del Monte o dei Bisognosi, distante dal paese e meta di pellegrinaggi, dove si venera l’immagine della Madonna attribuita dalla leggenda all’alto medioevo.
Secondo la tradizione, il santuario fu eretto nel 608 per custodire un’immagine della Madonna portata da un certo Fausto Sivignano in seguito ad ordine celeste. In quel punto, la mula che la portava morì e così venne innalzato il tempio.
Resta inoltre da vedere la chiesa di S. Giorgio (1100) ristrutturata nel 1584 e sulla strada per Carsoli, a destra, la chiesa di S. Maria in Cellis, importante monumento del 1132, con facciata di tardo stile rinascimentale, un robusto campanile con un paio di bifore e uno di trifore di carattere lombardo, nel basamento del quale sono inseriti frammenti architettonici romani, e con un bel portale romanico.


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