E' durata moltissimo, ma ha prodotto ben poco se non la chiara capitolazione del Consiglio Comunale (tutto) la commissione consiliare comunale che ieri mattina all'Aquila ha audito i rappresentanti delle associazioni sportive e del gestore della piscina Verdeaqua.
Nodo centrale del dibattito (di fronte a più di 40 lavoratori della Piscina sita in Santa Barbara alle dipendenze della cooperativa Verdeaqua Smile) è stata la capestre riassegnazione degli spazi all'interno della struttura stessa.
Gestore dal 1996 è la cooperativa sociale Verdeaqua, che concede gli spazi anche a 99 Sport, che a sua volta li utilizza per fini agonistici.
Al centro della discussione una diversa concezione dello sfruttamento degli spazi pubblici (la piscina è data in gestione da Comune), per il consiglio vanno dati più spazi a chi fa dell'agonismo il suo fulcro (cioè la 99 sport), invece per la Giunta Cialente e l'assessore Iorio lo ha ribadito, bisogna assicurare spazi adeguati a tutti e permettere di usufruire della piscina anche a atleti diversamente abili, bambini e anziani.
Ma è stata una delibera del consiglio comunale, proposta dal consigliere Giustino Masciocco e approvata dall'assise, a scatenare la bagarre.
Nella stessa il Consiglio, in modo assolutamente anomalo, dava mandato alla dirigente comunale Enrica De Paulis di rivedere le assegnazioni. Un fatto che sostanzialmente aveva esautorato di potere l'assessore comunale allo Sport Emanuela Iorio.
Così ieri in commissione lo stesso assessore ha adombrato la possibilità che i consiglieri siano mossi da partigianeria (ha subito chiesto scusa...) verso l'una o l'altra parte.
Consiglieri così spogli di autorità che ieri hanno dovuto abbassare il capo e consegnare nuovamente alla Iorio il testimone per trovare una soluzione compatibile con gli interessi della città