Plutone, l'Incontro Ravvicinato e le Fantastiche Immagini Registrate

16 Luglio 2015   05:30  

Sono arrivate sulla Terra le prime straordinarie immagini di Plutone, l'ultimo pianeta del nostro sistema solare mai osservato cosi da vicino.

In prossimità dell'equatore del pianeta sono presenti delle montagne di recente formazione alte fino a 3.500 metri. E' quanto emerge dalle prime eccezionali immagini catturate dalla sonda New Horizons della Nasa. Plutone non è l'unico protagonista delle foto ravvicinate scattate dalla sonda New Horizons. Anche due dei suoi satelliti, Idra e Caronte, hanno catturato l'attenzione dei tecnici della Nasa. La piccola luna Idra, che misura 43 chilometri per 33, sembra composta prevalentemente da ghiaccio d'acqua. Caronte, il satellite più grande e vicino a Plutone, ha invece una superficie giovane, segnata da crateri e da un canyon profondo fino a 9 chilometri.

E' nel bordo inferiore del 'cuore' di Plutone che ci sono le grandi montagne di ghiaccio alte fino a 3.500 metri e la superficie giovane osservata dalla sonda New Horizons della Nasa durante il sorvolo ravvicinato è l'indizio che sul pianeta nano vi è un'attività vulcanica. Lo ha detto all'ANSA Fabrizio Capaccioni, dell'Istituto di astrofisica e planetologia dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Iaps-Inaf). A differenza dei vulcani presenti sulla Terra che eruttano lava, quelli ipotizzati su Plutone eruttano ghiaccio, azoto, metano e monossido di carbonio (criovulcani) ringiovanendo la superficie del pianeta nano. ''Quest'attività vulcanica - ha spiegato l'esperto - deve essere alimentata da una sorgente di calore interna, come elementi radioattivi presenti nel mantello che decadendo generano calore e una pressione che sfoga in un vulcano''.

La densità di Plutone, di due grammi per centimetro cubo (quella del ghiaccio è di un grammo per centimetro cubo), mostra che il pianetino è formato da un nucleo roccioso circondato da un mantello di ghiaccio d'acqua misto ad azoto, metano e di monossido di carbonio, e da una crosta ghiacciata. Questi elementi presenti all'interno di Plutone vengono emessi in superficie dall'attività vulcanica. Se nell'area a forma di cuore di Plutone non sono stati visti crateri da impatto, sulla sua luna più grande, Caronte, invece la sonda potrebbe averne trovato uno e anche molto grande. Le immagini mostrano una grande zona nera che, secondo Capaccioni, potrebbe essere un cratere da impatto.


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